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Coronation, 20 cose da sapere su re Carlo III

L’erede al trono d’Inghilterra, divenuto re sette mesi fa’ a 74 anni suonati, sarà finalmente incoronato il 6 maggio 2023. I riti cerimoniali (il piano per l’incoronazione, nome in codice ‘Operation Golden Orb’, è in corso da anni) sono pronti e tutto il mondo incuriosito dibatte di vizi e virtù del monarca Carlo III. Re del Regno Unito, dell’Irlanda del Nord e degli altri quattordici reami del Commonwealth, snob viziato e capriccioso oppure vittima di un sistema arcaico e per nulla al passo con i tempi, dibattiti e giudizi su di lui si sprecano. I quotidiani e le tv britanniche ne scrivono da mesi e nelle ultime settimane tutti i giorni. Il The Guardian riassume adesso un elenco di 71 fatti salienti sul nuovo monarca.  E Londra si prepara.

Ecco 20 cose da sapere su Carlo III, tra eventi storici e notizie incluse nelle numerose biografie, pubblicazioni, documentari, interviste e pellicole che hanno coinvolto i componenti della famiglia reale inglese fino ad oggi:
1.       Il battesimo di un futuro re: Charles nasce a Buckingan Palace il 14 novembre 1948 alla sera, con un parto cesareo e pare dopo un travaglio di 30 ore. Il papà, Philips, non era presente, pare fosse andato a giocare a squash. Al battesimo del pupo, il piccolo fu bagnato con acqua proveniente dal fiume Giordano, come usa fare per i sovrani del Regno Unito e per i nobili dall'arcivescovo di Canterbury Geoffrey Fisher. La famiglia reale possiede una scorta di fiale dell’acqua del fiume  originale anche per tutti i successivi e futuri battesimi reali.  
2.       L’acqua del Giordano va a ruba su Amazon: Nel frattempo sui siti di e-commerce la vendita di bottigliette di acqua del fiume Giordano, vera o presunta, va a ruba per benedire l’uscio di casa, i compleanni e contro i fantasmi (si legge su Amazon nelle centinaia di commenti dei clienti).
3.       Carlo, da bambino: quando Carlo aveva un anno, la regina e il principe Filippo trascorsero il Natale a Malta e Charles rimase con i nonni a Sandringham. I suoi genitori hanno perso i suoi primi passi e i primi dentini. Si dice che la prima parola del futuro re sia stata ‘nana’, riferita alla sua tata Mabel Anderson. La sua governante, Catherine Peebles, riferisce che il piccolo Charles fosse ‘ipersensibile, solo, molto timido e dedito ad attività tranquille come dipinge e leggere’.
4.       Mamma e papà e la stretta di mano: dopo una assenza di sei mesi della regina e Filippo per un tour reale nel 1954, Carlo (che aveva 6 anni) e la sorella più piccola Anna furono salutati dai genitori con una stretta di mano.
5.       Gli studi alle scuole pubbliche: Carlo è stato il primo monarca a frequentare una scuola pubblica invece che essere istruito da tutori privati. E’ andato per pochi mesi alla Hill House School e, dagli otto anni di età, alla Cheam School per cinque anni. Successivamente frequentò la Gordonstoun, una dura scuola pubblica scozzese frequentata anche dal padre Filippo. A 14 anni, durante una gita scolastica, fu visto e immortalato dai flash mentre ordinava un brandy  in un bar e di conseguenza il suo agente per la sicurezza personale fu licenziato.  Gli anni alla Gordonstoun furono difficili, il principe fu bullizzato pesantemente dai suoi compagni (come anche descritto nella serie di successo The Crown).
6.       Il primo erede al trono laureato (e raccomandato?) : Nel 1967 entrò a Cambridge, nonostante i mediocri risultati del college. Entrò all’università senza conseguire l’esame di ammissione. Qui il principe è stato accompagnato in una Mini rosso brillante e ha studiato antropologia, archeologia e storia. Abitava in una stanza riservata del campus, decorata dall’arazziere della regina. Negli anni universitari lo studente Carlo ha frequentato un corso di ceramica serale e giocato per la squadra di polo dell’università. Si è laureato nel 1970 ed è stato il primo erede al trono a conseguire una laurea.
7.       Dote, doni regali e conti in tasca: secondo una indagine del The Guardian, come erede maschio alla nascita Carlo ricevette un patrimonio  pari a 209.000 sterline. Da allora, lui e la regina hanno ricevuto pagamenti equivalenti a oltre 1 miliardo di sterline dei ducati di Lancaster e Cornovaglia che gestiscono le terre inglesi. L’emiro del Bahrain gli regalò una Aston Martin V8 Vantage del 1987 che fu venduta nel 1995 per 110.000 streline. Attualmente la flotta di automobili personali del Re vale circa 6,3 miliardi di sterline. Dalla morte della regina Elisabetta Charles ha guadagnato 2.3 milioni di sterline vendendo i sui cavalli all’asta. La fortuna personale di Carlo è stimata oggi dal Guardian in circa 1.8 miliardi di sterline. Riceve circa 86 milioni di sterline all’anno in finanziamenti pubblici e, secondo un accordo del 2011, gli sono dovute altre 250.000 sterline anche se pare che Carlo III abbia dichiarato di non volere soldi extra. Dopo la morte della Regina, non ha pagato alcuna tassa di successione.
8.       Valige piene di soldi : Nel 2015, secondo uno scoop del Sunday Times, il principe avrebbe ricevuto in dono 3 milioni di euro in contati recapitatagli in valige di Fortnum  & Mason dall’ex primo ministro del Qatar. I soldi sono stati versati in un fondo di beneficenza del Principe di Galles.
9.       Le fidanzate oltre Camilla e Diana: almeno 14 le ex fidanzate di Carlo, secondo The Guardian che il giorno prima delle nozze con Diana ne pubblicò le fotografie.  
10.   La freccia di Cupido per Camilla: Carlo e Camilla Shand si incontrarono nell’estate del 1971 ed è rinomata la dichiarazione che si dice abbia fatto lei a lui: ‘i nostri bisnonni erano manti, perciò che ne pensi?’.  Si innamorarono ma si separarono presto quando lui si unì alla Royal Navy e qui il gossip si infittisce. Alcuni attribuirono la loro separazione ai desiderata dei parenti di lui, come il prozio Lord Mountbatten che scrisse che, riferisce The Guardian, ‘come moglie dovrebbe scegliere una ragazza adatta e dal carattere dolce prima che incontri qualcun altro di cui potrebbe innamorarsi’. Nel 1977,  a 29 anni, Carlo incontrò la allora sedicenne Diana Spencer. Secondo la biografa di Carlo, Sally Bedell Smith, la relazione tra l’erede al trono e Camilla riprese nel 1986. Diana riferì al suo biografo, Anrew Morton, di avere affrontato Camilla nel 1989 la quale pare le abbia riferito  che ‘tutti gli uomini del mondo si innamorano di te. hai due bellissimi bambini, cosa vuoi di più?’ e che Diana abbia risposto ‘voglio mio marito’.  
11.   La crisi del ‘tampongate’: Nel 1993 è tempo del ‘tampongate’ (così titolarono i tabloid all’epoca) che aprì una vera e propria crisi nella famiglia reale. Fece infatti scalpore la registrazione di una telefonata tra Carlo e Camilla in cui lui le sussurrava di volersi reincarnare in un suo tampone vaginale (il Mirror la riporta in versione integrale).  
12.   Il divorzio milionario da Diana: nel 1994 Carlo ammette la relazione con Camilla e dopo l’intervista esplosiva di Diana con Martin Bashir del 1995, fu la regina Elisabetta a scrivere agli sposi consigliando loro di divorziare. Il matrimonio si sciolse l’anno successivo con un accordo, riferisce The Guardian, in cui Diana ricevette una liquidazione di 17 milioni di sterline (41 milioni di euro) più 400.000 sterline all’anno, insieme ad un contratto di non divulgazione su temi riguardanti la separazione ed il matrimonio.  Diana morì  Parigi in un incidente d’auto nel 1997. Gli innamorati, Carlo e Camilla, si sposarono invece il 9 aprile del 2005, con una cerimonia low profile.  
13.   I capricci del neo-Re: nel 2002, dopo la morte della regina Madre, Carlo fece un viaggio di tre giorni in Grecia in un monastero sul Monte Athos. Portò con se un maggiordomo e 43 bagagli. In una biografia firmata da Tom Bower, riferisce The Guardian, si legge che Charles faceva cinque cambi d’abito al giorno e viaggiava spesso con il suo letto ortopedico e sedile del water, oltre ad una scorta di carta igienica Kleenex di tipo morbido. Nessun commento dalla Clarence House. Nel 2004 Carlo dichiarò ‘nessuno sa che inferno sia essere il principe di Galles’.
14.   Profumo da Re: Il figlio Harry, nella bibbia dei fatti privati reali, il libro Spare, ha scritto che il padre adorava il profumo ‘Eau Savage’ di Dior che spalmava sulle guance, sul collo e sulla camicia. Il figlio riferisce di un odore ‘fiorito, con punte aspre, come pepe o polvere da sparo’.
15.   La cerimonia di incoronazione di Carlo sarà ‘meno sfarzosa’: i costi dei piani per l’incoronazione non sono stati mai dichiarati ma, si legge sui quotidiani britannici, si stima che la festa costerà tra i  50 e i 100 milioni di  sterline. Riferisce The Guardian che ‘Carlo vuole che l’evento sia in linea con la sua visione di una monarchia più piccola e moderna con 2.000 ospiti contro gli 8.000 che hanno partecipato all’incoronazione della madre  e un rito più breve. La cerimonia della regina Elisabetta costò 912.000 sterline nel 1953, pari a 20.5 milioni di oggi.
16.   La corona del Re: Carlo indosserà per la prima volta la St Edward's Crown, la Corona di Stato Imperiale, lasciando l'abbazia di Westminster al termine della cerimonia d'Incoronazione. La indosserà inoltre ad ogni cerimonia di apertura del Parlamento del Regno Unito.  La corona di Sant'Edoardo, realizzata nel 1661 per re Carlo II, è la più preziosa, importante e pesante (oltre 2 kg di peso) del Regno Unito. Alta 31 centimetri, decorata con diamanti, zaffiri, smeraldi, ha al centro il diamante Cullinan II (il Cullinan I è incastonato invece nello scettro del sovrano), di eccezionale purezza oltre che il più grande al mondo.  
17.   Il ‘battesimo’ dell'incoronazione:  il momento più sacro riservato a Re Carlo III è però l'unzione. L'arcivescovo di Canterbury userà l'olio santo del Monte degli Ulivi di Gerusalemme per segnare una croce sulle mani, sul petto e sulla fronte del re. L'olio è conservato nell'Ampolla, un vaso d'oro a forma di aquila fornito nel 1661 dall'orafo reale Robert Vyner. La testa dell'aquila è rimovibile e nel becco è presente un'apertura per versare l'olio. L'olio viene versato dall'ampolla nel cucchiaio regale, prezioso oggetto utilizzato in ogni cerimonia di incoronazione dei monarchi britannici dal 1603. prima che l'arcivescovo vi intinga due dita.
18.   Un Re anziano andrà bene? Ad un ventiseienne Carlo, nel 1974 il giornalista inglese Kenneth Harris chiese cosa pensasse dei monarchi molto anziani e se dovessero ritirarsi oppure no. “No, non penso che i regnanti debbano andare in pensione, magari a 60 anni come prevedono alcune professioni e imprese. La natura dell'essere un monarca è diversa. Prendi la regina Vittoria. Nei suoi anni '80, era più amata, più venerata di quanto non fosse mai stata. Anche in altri ambiti della vita, l'età può portare una dose ulteriore di rispetto – e possibilmente saggezza – che sono preziosi per la società” rispose l’allora principe di Wales.
19.   Il nuovo Re del Clima? Si discute molto in questi giorni dell’orientamento ambientalista che Carlo ha dimostrato di seguire nella sua vita. Le riassume il Washington Post: “l'erede al trono britannico ha passato gli ultimi 50 anni a parlare di cambiamento climatico, inquinamento e deforestazione”. Si è parlato molto della sua propensione per l'agricoltura biologica e alla conferenza sul clima delle Nazioni Unite svolta nel 2021 a Glasgow, in Scozia, ha esortato i leader mondiali riuniti ad adottare un "piano bellicoso" per affrontare il rapido riscaldamento del pianeta. “Charles però è un classico ambientalista che ama la natura, gli alberi e gli animali selvatici, sia un tradizionalista che ha combattuto contro l'energia eolica nella sua tenuta ma vola intorno al mondo con un jet privato. Rappresenta alcuni dei paradossi di un mondo alle prese con il cambiamento climatico: un uomo con una ricchezza estrema e con una significativa impronta inquinante che si pronuncia contro il riscaldamento globale; una figura politica con pochissimo peso politico reale”.
20.   Lo ‘straniero’ va conosciuto e apprezzato:  Al The Guardian il principe di Wales affermò di sperare di potere incoraggiare un maggiore tolleranza nei confronti dell’immigrazione: “Più le persone comprendono il background degli immigrati che vengono in questo paese, meno saranno apprensivi nei loro confronti. Per entrare in rapporti di buon vicinato con persone di altre etnie e paesi, devi familiarizzare con loro. Scopri come vivono, mangiano, lavorano, cosa li fa ridere. E la loro storia”.

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