Lunedì 25 Novembre 2024

Gunn, dai Guardiani della galassia al giovane Superman

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(ANSA) - ROMA, 30 APR - Dodici anni fa, "quando ho iniziato a lavorare al progetto, avrei solo potuto sognare che i Guardiani della Galassia assumessero anche una rilevanza culturale, per quanto sul piano della storia ero fiducioso. Sentivo che stavamo facendo qualcosa di diverso, che il mondo potesse aver bisogno di un fantasy spaziale diverso da tutto ciò che si era visto fino a quel momento". Parola di James Gunn, regista re Mida dei superhero movies, che con Guardiani della galassia: volume 3, in uscita il 3 maggio con Disney, archivia il suo percorso con la banda disfunzionale di supereroi/antieroi dello spazio, creata per i fumetti Marvel nel 1969 da Arnold Drake e Gene Colan e rinnovata nel 2008 da Dan Abnett e Andy Lanning. Nel cast tornano Chris Pratt, nei panni del leader del gruppo Peter Quill/Star Lord, Zoe Saldana (Gamora), Karen Gillan (Nebula) Dave Bautista (Drax), Pom Klementieff (Mantis), Bradley Cooper come voce in originale per il procione modificato geneticamente Rocket, Vin Diesel per la pianta antropomorfa Groot. Fra le new entry: Chukwudi Iwuji, per il villain, L'Alto Evoluzionario; Will Poulter, e Maria Bakalova per la voce del cane 'spaziale' Cosmo. Un ensemble con il quale si dà vita al capitolo più compiuto, dove all'ironia e una playlist, spina dorsale della storia (da Creep degli Radiohead a Badlands di Springsteen), stavolta si aggiungono anche una componente distopica horror più marcata legata ad esperimenti sugli animali e l'incubo visionario di poter creare inquietanti mondi perfetti. Al centro della trama c'è Rocket e il traumatico passato al quale lo riporta l'Alto Evoluzionario, che lo considera la chiave per creare un mondo perfetto.
    Il film, come i primi due capitoli, promette di dominare di nuovo al botteghino. Un modo perfetto per Gunn di archiviare (almeno per ora) il sodalizio con la Marvel e immergersi nella nuova avventura, come nuovo co-ceo dei Dc Studios, per i quali è al lavoro come regista di Superman: Legacy, sul supereroe negli anni giovanili. Per interpretarlo, Gunn cerca "qualcuno che trasmetta tutta l'umanità di Superman - ha spiegato a Variety -.
    Deve avere la sua gentilezza ed empatia". (ANSA).
   

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