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Vuitton sfila a Seoul tra giochi di luci e d'acqua sul ponte

Louis Vuitton, massima espressione del lusso francese, ha scelto stavolta di presentare la sua nuova collezione prefall 2023, disegnata da Nicolas Ghesquiere, con una scenografica sfilata a Seoul, in Corea del Sud, sul ponte sommergibile Jamsugyo, che attraversa il fiume Hangang e collega Gangnam con Gangbuk. Il regista cinematografico Hwang Dong-H-Heil, noto per la serie Netflix Squid Game, nel ruolo di consulente creativo della scenografia del defile' , ha creato una coreografia di luci azzurre e di giochi d'acqua, che dal ponte creavano ampie cascate nel fiume. Il pubblico era seduto al buio, lungo tutto il percorso del ponte solcato dalle modelle, che uscivano da una sorta di hangar e percorrevano centinaia di metri illuminate dalle luci blu. La nuova collezione e' una storia di passaggi. Da un'immagine a un'idea, dal ricordo del viaggio all'innovazione, fino alla scoperta. La lunga tradizione nella creazione di bauli agisce come catalizzatore nel processo creativo delle collezioni di abbigliamento. Una filosofia di viaggio applicata all'eleganza francese. Gli elementi essenziali assumono un nuovo aspetto, nuove caratteristiche, si uniscono al movimento incessante del ponte Jamsugyo, un'opera architettonica viva, che esiste in armonia con i capricci dell'acqua, un'allegoria perfetta della trasformazione. È l'ancora di una collezione che e' essa stessa in mutazione. Cosi' anche il ponte, importante collegamento con la citta' , diventa un personaggio, trasfigurato in questa occasione da Hwang Dong-Hyuk, nel suo gioco di luci e illusioni acquatiche. Su questo sfondo hanno sfilato dunque giovani donne dalla camminata decisa e militaresca, i capelli colorati di azzurro o di viola, gli zaini e le sacche monogram in mano, spessi anfibi bicolore ai piedi, rosso e nero, oppure azzurro e nero. Indossano giubbotti di nylon o di vinile, coloratissimi (azzurro elettrico, rosso, giallo), minigonne in pelle a trapezio, tute bicolore setose, pantaloni cargo serici, mini-dress logati, chiusi davanti da spesse zip dorate, abiti lunghi in seta stampata abbinati a pull in filati leggeri, oppure a gilet in maglia. Il punto di vita e' sempre stretto da una cintura alta con grande fibbia dorata a forma di staffa. L'andatura e i look delle modelle fanno ricordare in alcuni outfit le replicanti del film cult Blade Runner. A rammentare che stiamo invece vendendo una sfilata di moda ci pensa il tailleur pantaloni, in jersey gessato azzurro e rosso, dal taglio impeccabile, che introduce le mises da sera. Per i momenti piu' eleganti forse Ghesquiere ha pensato all'hanbok maschile, il tipico abito da cerimonia coreano, nel realizzare gli abbinamenti di lunghi camicioni e caftani ricamati a pantaloni larghissimi, tipicamente orientali. Tutto in colori neutri, dal bianco panna al grigio chiaro, passando per il beige dorato e illuminato da ricami. Alla fine della sfilata Ghesquiere esce dall'hangar e raggiunge le modelle che solcano per l'ultima uscita la lunga passerella, raccogliendo gli applausi dal pubblico che emerge dal buio, sul ponte finalmente illuminato e attraversato da potenti getti di acqua. Per Vuitton si e' trattato della prima sfilata a Seoul dove la maison aveva aperto un primo negozio nel 1991. Nel 2017 Seoul e' stata tappa della mostra Volez, Voguez, Voyagez. E nella capitale sudcoreana si trova la Maison Seoul di Frank Gehry con i suoi ristoranti pop-up. Ma piu' in generale, l'attrazione delle grandi griffe per Seoul e' in crescita: il 16 maggio Gucci sfilera' qui con la sua collezione Cruise 2024. Prima di loro, un anno fa, Dior aveva presentato qui la sua Pre-Fall 2022. Mentre Valentino e Chanel hanno scelto pop star coreane come ambasciatori gia' nel 2022.

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