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Il Bataclan, l'11 settembre parigino secondo Jimenez

Il Bataclan parigino come le Torri Gemelle di New York? Un paragone forse azzardato ma non impossibile dopo aver visto NOVEMBER - I CINQUE GIORNI DOPO IL BATACLAN di Cédric Jimenez (BAC Nord), perché l'impatto sociale di questa strage nella Francia del 2015 ricorda molto quanto avvenuto a New York quattordici anni prima.
    In sala dal 20 aprile con Adler Entertainment, dopo essere stato fuori concorso all'ultimo Festival di Cannes, questo spy thriller pieno di ritmo ha la felice intuizione di evocare, ma non mostrare mai, gli attentati di matrice islamica del 13 novembre 2015 ad opera di un commando collegato all'autoproclamato Stato Islamico, noto come Isis. Ovvero gli attacchi nel I, X e XI arrondissement e allo Stade de France, a Saint-Denis, compiuti da almeno dieci persone, responsabili di tre esplosioni e di sei sparatorie in diversi luoghi pubblici della capitale francese, tra cui la più sanguinosa al teatro Bataclan, dove furono uccise novanta persone. Stiamo parlando della più cruenta aggressione in territorio francese dalla seconda guerra mondiale e del secondo più grave atto terroristico in Europa dopo gli attentati dell'11 marzo 2004 a Madrid.
    Che si vede in NOVEMBER? Appunto, come indica il titolo, i cinque giorni successivi agli attentati dall'interno delle serrate indagini della polizia francese e dei corpi scelti dell'antiterrorismo. Vale a dire una caccia all'uomo adrenalinica condotta appunto dalla divisione antiterrorismo della polizia francese, guidata da Heloise (Sandrine Kiberlain) e dal suo comandante Fred (Jean Dujardin), impegnati in una corsa contro il tempo per trovare i terroristi prima che possano colpire di nuovo. (ANSA).
   

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