Antonio Marras torna a Roma per tagliare il nastro del suo primo punto vendita del marchio (che ppartiene per l'80% al Gruppo Calzedonia), nel cuore della capitale, in Via dei Condotti, "circa trent'anni dopo aver ascoltato per la prima volta lo zampillio della Barcaccia", fa sapere. "Era doveroso tornare" dice lo stilista sardo, poiché tutto è nato nella capitale alla fine degli anni Novanta. Lo stilista, che dal 2003 al 2011 è stato il direttore artistico di Kenzo, presentò nel 1991 nei saloni capitolini le sue prime collezioni di alta moda realizzate nel piccolo atelier della sua amata isola, ad Alghero, grazie alle sapienti mani di ricamatrici di antica tradizione tramandata di madre in figlia.
Collezioni che traevano ispirazioni da personalità femminili come quella di Maria Lai, grande artista sarda, della dea Tanit, delle donne che emigravano dalla Sardegna in Argentina, di quelle che lavoravano nel Sulcis in miniera. Le sfilate venivano preparate in via Margutta, in un cortile dove delle ex stalle erano state convertite in magazzini. Dopo 27 anni dall'ultimo defilé a Roma, Marras inaugurerà con un evento privato il 30 marzo il suo primo negozio nella capitale. Ideale appendice della casa dello stilista, il nuovo punto vendita mostra una carta da parati che riproduce la vetrata anni '20 realizzata nel suo headquarter a Milano, risultata da un ensemble di vetrate prese da una serie di ville viennesi dismesse. Le sale della boutique raccontano il quotidiano: ceramiche, libri, ritratti ed abiti, un susseguirsi di quello che è personale ed intimo trova poi il design, il racconto estroverso d'ammirare. Ogni oggetto presente ed ogni elemento di arredo è scelto con cura fra mille per essere quello e solo quello adatto a vivere nel contesto insieme agli altri elementi, come accade in altri negozi Marras di altre città. A rendere caldo l'ambiente, tappeti bianchi e neri realizzati a telaio su disegno dello stilista da un artigiano sardo secondo antiche lavorazioni, ma anche ceramiche realizzate dallo stesso designer. Infine, la serie da tavola dei Fratelli Pois fino ai ritratti "Gli Indifferenti", che il fondatore della maison ha realizzato per il negozio di Roma. (ANSA).