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Beyonce stilista, così è nata Renaissance Balmain

 "Avrei potuto usare il mio tempo per finalizzare tutti i dettagli per la passerella di settembre. E avrei davvero dovuto fare più di uno sforzo per disconnettermi, rilassarmi e godermi le mie vacanze estive. Ma non riuscivo a trattenermi. Giorno dopo giorno, ho continuato a sognare e abbozzare nuovi concetti ispirati a Renaissance di Beyoncé, l'album che era stato costantemente a tutto volume nella mia casa, ufficio, atelier e casa vacanze - e in un ciclo infinito nella mia testa, da quando è uscito nel luglio 2022". E' nata proprio dalle note dell'album di Beyonce, la nuova collezione, surreale e pop, disegnata dal direttore creativo di Balmain, Olivier Rousteing, e dalla stessa pop star. E' lui stesso a voler raccontare com'è andata. "Quando Beyoncé ha pubblicato per la prima volta quelle straordinarie sedici canzoni, è riuscita a spingermi a rilasciare molto di più, delineando 50 nuove silhouette che contenevano ritmo, spirito e voci del Rinascimento. Ovviamente, avendo già collaborato con Beyoncé in tante occasioni, conoscevo già le sue preferenze di colore, taglio, tessuto e accessori, permettendomi di incorporarle senza soluzione di continuità, senza pensarci, in quei bozzetti iniziali. Ma quando ho preso la decisione di chiamare e condividere quei concetti della fase iniziale con lei, quello di cui speravo non era solo un altro giro di look per il red carpet o il palco dei concerti. Questa volta, non le stavo chiedendo di essere semplicemente la mia musa. Invece, speravo molto che potesse essere pronta per qualcosa di completamente nuovo: una vera collaborazione tra due creatori che sono entrambi ossessionati dal portare la loro arte al livello successivo. Volevo che fossimo co-designer". Per Rousteing "era il momento giusto per Beyoncé d' impegnarsi a lavorare alla creazione di una vera offerta couture parigina, assumendo il ruolo di partner di design nella collezione Renaissance Couture". Il lavoro è partito da settembre.
    Beyoncé, la stylist Marni Senofonte, Rousteing e il team design Balmain hanno unito le forze per cinque mesi, riuscendo, nonostante gli spietati programmi delle settimane della moda e dei concerti e differenze di fuso orario, a lavorare attraverso centinaia di WhatsApp, Zoom e mail, al fine di modificare gli schizzi in proposte vere e poi convertirli in creazioni couture.
    "A fine gennaio - racconta lo stilista - io e il mio team siamo partiti per Los Angeles, trasportando il nostro atelier Balmain sulla West Coast, per lavorare a tempo pieno per dieci giorni con Beyoncé e Marni Senofonte su tutti gli ultimi ritocchi, aggiunte, allestimenti, riprese e montaggi". Per la prima volta, sottolinea, una donna nera ha supervisionato l'offerta couture di una storica casa parigina. E quei disegni sono stati creati in collaborazione con il primo uomo di colore che abbia mai supervisionato tutte le collezioni di una storica casa parigina. "Speriamo che questi due primati - dice Rousteing - aiutino a ispirare molti altri. Inoltre, sono certo che questi modelli della collezione, una volta entrati negli archivi della maison, siano destinati a ispirare generazioni di futuri stilisti Balmain". (ANSA).
   

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