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Giorgio Armani ricorda: "quando non mi sentivo all'altezza"

"La moda mi ha fatto crescere e diventare qualcuno, è stato un approccio inizialmente non facile, non mi sentivo all'altezza, poi piano piano ho preso forza e coraggio di voler essere qualcuno in questa avventura": all'anteprima del documentario 'Milano: The Inside Story of Italian Fashion', di cui è tra i protagonisti, Giorgio Armani si lascia andare ai ricordi e alle confidenze, così come nel film diretto da John Maggio, scritto e prodotto da Alan Friedman, che  al cinema Odeon ha chiuso ufficialmente la Milano Fashion Week.
    Oltre a Giorgio Armani, accompagnato dalla nipote Roberta, sul tappeto rosso un altro dei protagonisti del documentario, Santo Versace, e il sindaco di Milano Giuseppe Sala, oltre all'autore Alan Friedman. "In questo film - racconta Friedman - emerge la realtà della Milano degli anni '70 e '80, quella in cui nacque quel connubio tra creatività e industria che lanciò il made in Italy nel mondo, ma anche la storia di come la moda ha conquistato Hollywood".
    Nel film, per la prima volta Giorgio Armani racconta la storia della sua vita davanti alle telecamere, da quando dovette vendere il suo Maggiolino Volkswagen per finanziare l'attività al rapporto con il compagno Sergio Galeotti, fino alla rivalità con il collega Gianni Versace. Il fratello di Gianni, Santo Versace, parla invece dell'incubo vissuto assieme a Donatella alla notizia dell'assassinio e rivela anche un piano segreto per una fusione con Gucci, che Gianni approvò giusto pochi giorni prima della morte. Non se ne fece niente, ma non fu l'unico contatto tra le due maison: "Nel 2004 - rivela Friedman - Domenico De Sole e Tom Ford stavano per entrare in Versace con Luxottica, con l'idea di mettere Tom Ford al posto di Donatella". Anche per la ferma opposizione di Donatella, non se ne fece niente nemmeno allora, ma è una delle tante chicche del documentario che ripercorre anche la storia di 'The house of Gucci', con tanto di scazzottate in sala riunioni, narrando di come Maurizio Gucci stesse portando la compagnia sull'orlo della bancarotta quando venne ucciso da un killer assoldato dall'ex moglie Patrizia Reggiani.
    Nel film anche le testimonianze di Lauren Hutton, gli aneddoti e i commenti di Helen Mirren e Samuel L. Jackson e un cameo di Sharon Stone, che fino a un paio di giorni fa era attesa alla serata di stasera, ma alla fine non è riuscita a venire. All'appuntamento di chiusura della Fashion Week al cinema Odeon c'erano invece l'attrice Greta Ferro, le bellissime Eva Herzigova ed Eva Riccobono, oltre all'attrice ed ex modella Marisa Berenson, teneramente abbracciata da Giorgio Armani.
    (ANSA).
   

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