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Barilla sempre più al femminile, manager donne sono il 40%

Con oltre il 40% degli executive e dei manager donne, la valorizzazione della leadership femminile rappresenta per Barilla uno dei capisaldi per la crescita del gruppo. Lo stabilimento di Novara, sotto una guida femminile, produce 55mila tonnellate di biscotti all’anno. Ogni giorno, scienziate ed esperte di tecnologia alimentare sfornano circa due milioni di dolci, con un impegno quotidiano nell’ottimizzazione dei processi produttivi, nella progettazione di nuove ricette e nella selezione di ingredienti sicuri e di qualità.

In occasione della Giornata internazionale delle Donne e delle ragazze nella scienza, Federica Massari, Director Plant Barilla di Novara, spiega che “in azienda ci sono “macchine progettate da ingegneri donne, prodotti ideati da colleghe della Ricerca & Sviluppo e anche in stabilimento abbiamo capiturno donna e operatrici”. Un esempio, questo, “di come le capacità e le competenze vincano sulla differenza di genere”. Nello storico biscottificio un’attenzione speciale viene data agli aspetti nutrizionali e alla qualità degli ingredienti, per ottenere prodotti che guardano al benessere delle persone. “È vero che facciamo biscotti, ma ogni prodotto che qui prende vita è frutto di un processo tecnologico che abbiamo standardizzato e ottimizzato nel tempo”, afferma Chiara Cremonesi, Quality and Technology Manager Plant Barilla di Novara. La progettazione di un nuovo prodotto da forno, infatti, richiede da 1 a 5 anni di lavoro. E solo per dare ad un biscotto la forma desiderata, unendo magari impasti di farine diverse, ci sono vogliono circa 6 mesi di prove di produzione. “L’approccio scientifico – spiega Cremonesi - ci aiuta a guidare il cambiamento, a trovare soluzioni creative, a eliminare il classico ‘abbiamo sempre fatto così’, dimostrando che le cose si possono fare anche in modo diverso”. In tutto questo, le donne “hanno sempre più ruolo attivo e una donna che si sviluppa in ambito scientifico non è più l’eccezione come in passato. È dunque essenziale la solidarietà femminile, donne consapevoli che si supportano a vicenda e che attraverso la condivisione della propria esperienza guidano chi si è approcciato da poco al mondo scientifico”.

Barilla promuove danni la diversità l’inclusione. Un percorso, questo, nel quale si inserisce anche l’impegno da parte del gruppo per eliminare il divario salariale non giustificato per tutti i suoi dipendenti nel mondo. Un importante traguardo raggiunto nel 2020 dall’azienda di Parma, dove uomini e donne, a parità di qualifiche e mansioni, hanno lo stesso stipendio.

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