Martedì 26 Novembre 2024

Audrey Hepburn, l'addio 30 anni fa ma resta il mito

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Sono trascorsi 30 anni dall'addio a Audrey Hepburn, l'interprete di film cult come Colazione da Tiffany e Vacanze romane, icona di fascino assoluto, musa di registi e couturier come monsieur Huberth de Givenchy. Ma il mito della bellissima attrice dagli occhi di cerbiatto resta intatto, nel ricordo di una diva dal carisma ineguagliabile, ma anche di una donna dal cuore grande, soprattutto verso i bambini e i più deboli, che divennero centrali negli ultimi anni della sua vita, come ambasciatrice dell'Unicef.
Un mito, quello di Audrey, che resiste al tempo anche a 30 anni dalla sua scomparsa - avvenuta in Svizzera, a Tolochenaz, il 20 gennaio 1993. Vicino aveva il compagno olandese Robert Wolser. La donna che ha affascinato il mondo con la sua grazia è ancora oggi la diva più citata nel mondo della moda, la più clonata, la più imitata, come una moderna influencer con milioni di follower che anch'esse non mancano di postare continuamente le sue immagini. Tanti I documentari e libri sulla sua vita. Il suo long black dress indossato in Colazione da Tiffany è l'abito più citato nella moda. La deliziosa frangetta corta sfoggiata nel film My Fair Lady è ancora oggi un look copiato dalle ragazze di tutte le latitudini. Le sue scarpe preferite, le ballerine, indossate per la prima volta nel film musicale di Stanley Donen (1957) Cenerentola a Parigi, sono modello di scarpe femminili evergreen. L'abbigliamento creato per lei da Givenchy è ancora considerato un classico del guardaroba delle donne chic. Il couturier incontrò Audrey nel 1953 eleggendola sua musa. Audrey vestiva i suoi abiti sia nella vita che al cinema. Indimenticabili i capi realizzati da Givenchy per Sabrina (1954), Colazione da Tiffany (1961), Vacanze Romane, di William Wyler (1953), Sciarada, di Stanley Donen, e Come rubare un milione di dollari e vivere felici, di Wyler (1966). Il vero nome della Hepburn era Audrey Kathleen Ruston: nata a Bruxelles, in Belgio, il 4 maggio 1929 dalle seconde nozze della baronessa Ella van Heemstra, discendente di James Hepburn, conte di Bothwell, terzo marito di Mary regina di Scozia, con il banchiere Joseph Victor Anthony Ruston, divorziato, non nobile, uomo brillante, colto. La famiglia si era trasferita in Belgio dalla nascita di Audrey, a Linkebeek. Ma presto i genitori cominciarono a litigare e Audrey venne allontanata da casa e spedita in Olanda dove studiò danza e recitazione. Le privazioni della guerra la resero gracile nel fisico. Nella sua carriera vinse un Oscar, tre Golden Globe, un Emmy, un Grammy Award, quattro Bafta (British Academy of Film and Television Arts), due Tony e tre David di Donatello. Per il suo lavoro umanitario con il Fondo delle Nazioni Unite, le fu assegnata nel 1992 la medaglia presidenziale della Libertà e nel 1993 il Premio Jean Hersholt. La rivista New Woman, in un sondaggio del 2006, la elesse la donna più bella di tutti i tempi. Ed anche la più elegante. Infatti il suo trench Burberry, alcuni abiti realizzati da Givenchy, un accendino d'oro, tanti ritratti firmati da noti fotografi dell'epoca e soprattutto il copione originale di Colazione da Tiffany, erano parte dei memorabilia di Audrey Hepburn che il 27 settembre 2017 vennero battuti all'asta da Christie's, a Londra, venduti a prezzi stellari. Tra i pezzi all'incanto c'era anche un abito da cocktail in raso profilato di frange, firmato per Audrey da Givenchy che venne indossato per il servizio fotografico realizzato da William Klein per promuovere il film, Due per la strada (1966). E' andato all'asta anche il trench Burberry di Audrey e una raccolta delle sue adorate ballerine. L'abito in raso nero disegnato da Givenchy per Colazione a Tiffany era stato venduto all'asta da Christie's nel 2006, a 456.200 sterline, fissando un record mondiale per un capo fatto per un film. Dal 1967 si ritira dalle scene. Nella vita privata è inquieta. Dopo il divorzio con Mel Ferrer, sposa uno psichiatra italiano, Andrea Dotti da cui ha il secondo figlio Luca, e si trasferisce a Roma. Ma nel 1983 anche questo matrimonio finisce. Di stabile fino all'ultimo dei suoi giorni, l'amore per i suoi bambini in Africa. Il suo ultimo film è stato Always (1989) di Steven Spielberg. Il regista la volle vestita di bianco, con lo chignon, non a caso nel ruolo di un angelo. Suo figlio Sean Ferrer ha fondato l'Audrey Hepburn Children's Fund per favorire la scolarizzazione nei Paesi africani. 

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