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Ricerca Eumetra-Henkel, uomini guidano scelte famiglia sulla finanza

Sono ancora gli uomini, nelle famiglie italiane, a guidare le scelte rispetto ai grandi temi finanziari, come l’acquisto di seconde case, i finanziamenti e gli investimenti. E’ uno dei dati che emergono dalla ricerca ‘Diverse&Inclusive Family – L’evoluzione della famiglia in Italia’, presentata durante l’evento Family Gap: questioni domestiche, questioni di genere? organizzato da Henkel Italia nel corso della maratona 4Weeks4Inclusion. Secondo la ricerca, commissionata ad Eumetra su un campione di 2000 persone, tra i 18 e i 55 anni appartenenti alla community dell’online magazine DonnaD, Amica Fidata, il 66 per cento degli uomini dichiara di condividere le scelte sui temi finanziari con la compagna contro il 76 per cento delle donne, un segnale che mette in luce come alcuni temi siano percepiti “di competenza” dell’uomo. In generale, secondo la ricerca, il modello prevalente è quello della famiglia cosiddetta “tradizionale”: l’87 per cento dei rispondenti dichiara di convivere con un partner di sesso opposto e nel 67 per cento dei casi di avere figli.

n quadro che non sembra destinato a mutare significativamente, almeno stando alle parole dei millennial che, come la generazione precedente, si vede tra dieci anni sposata (76 per cento) e con figli ancora in casa (78 per cento). Si discosta invece del tutto la GenZ che, interpellata sugli stessi quesiti, sembra far molta fatica a pensarsi con una famiglia o a definirsi già tale (solo il 3 per cento infatti decide di partecipare attivamente all’indagine). “La famiglia tradizionale è ancora il modello dominante in Italia, lo è adesso e lo sarà nel futuro”, ha detto Mara Panajia, presidente di Henkel Italia. Sulla gestione e cura della casa, secondo la ricerca, il carico è ancora prevalentemente sulla donna che desidererebbe maggiore aiuto da parte del partner: il 65 per cento gradirebbe condividere la spesa al supermercato e le pulizie, così come il pagamento delle bollette e il tenere i rapporti con la banca (66 per cento) ma quando sotto analisi è la percezione che il proprio compagno stia facendo più o meno di quanto dovrebbe la risposta è ‘Sì, fa quanto dovrebbe’. Nella gestione dei figli si evidenziano i maggiori passi in avanti, la pulizia della casa infatti dovrebbe essere insegnata a maschi e femmine indistintamente, a pensarlo è l’89 per cento degli uomini e il 94 per cento delle donne, così come il cucinare (88 per cento contro il 95 per cento), anche se permangono alcuni stereotipi. La bambola è per esempio un regalo adatto unicamente a una bambina per il 66 per cento degli uomini e per il 56 per cento delle donne, come una macchinina lo è per un maschietto (la pensa così il 48 per cento degli uomini e il 40 per cento delle donne).

Per quanto riguarda il lavoro, stando a quanto dichiarato dagli intervistati, il 90 per cento degli uomini conta su un lavoro full time contro il 57 per cento delle donne. Per quanto riguarda le donne che lavorano, il 47 per cento si sente apprezzata sul lavoro (come il 48 per cento degli uomini) ma la retribuzione è considerata alta solo dal 4 per cento di loro (il 10 per cento degli uomini) o equa dal 37 per cento (41 per cento) degli uomini). Infine, solo in 1 famiglia su 3 il contributo portato da uomini e donne è il medesimo anche se, stando a quanto dichiarato, per l’85 per cento delle famiglie questo non influenza il modo di prendere le decisioni. Oltre a Mara Panajia, all’evento sono intervenuti la scrittrice Michela Murgia, la giornalista Claudia De Lillo, la conduttrice tv e radio Aurora Ramazzotti, Carlo Tumino e Christian De Florio alias i Papà per scelta, con la moderazione di Paride Vitale.

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