A sette mesi dalla sua scomparsa, il mito Raffaella Carrà, continua a rivivere negli omaggi televisivi a lei tributati, nel ricordo dei tanti che non hanno mai smesso di amarla e apprezzarla, come artista e esempio. La vita, gli esordi, la carriera televisiva, i trionfi in patria e all'estero, ma soprattutto l'amore incondizionato del pubblico di colei che è considerata una leggenda assoluta dello star system mondiale rivivranno attraverso un nuovo racconto per immagini, una serie tv di cui Gruppo Lucisano e Kubla Khan 1990 annunciano la realizzazione dopo l'acquisizione dei diritti biografici.
"Sono davvero felice di annunciare questo progetto e poter collaborare con gli eredi di Raffaella, così come della partnership produttiva con Umberto Massa", ha dichiarato la produttrice Paola Lucisano. "Siamo tutti entusiasti di questa nuova avventura, poiché ci consente di rappresentare una figura unica nel mondo dello spettacolo. Un mito che ha influenzato intere generazioni, un'artista che ha saputo incantare il pubblico di ogni età, genere e livello culturale. La sua straordinaria popolarità ha varcato i confini italiani e l'ha resa icona della musica e del costume in ogni parte del mondo. Ed è nel mondo che noi la porteremo".
Sull'operazione non ci sono ancora dettagli specifici, al momento si sa solo dell'acquisizione dei diritti e, come aveva fatto notare tempo fa il presidente dell'Associazione italiana dei produttori di audiovisivo Giancarlo Leone, il lavoro più complesso andrà fatto sulla ricerca del volto che interpreterà Raffaella Carrà sul piccolo schermo. Ma quando verrà realizzata questa serie e per chi? Interpellate dall'ANSA fonti di Rai fiction fanno sapere "ovviamente la Rai è interessata a una serie su Raffaella Carrà, parliamo della regina della tv del servizio pubblico per eccellenza, oltre che di una professionista a 360 gradi in ogni campo a livello mondiale. Ci sono stati dei contatti con i produttori, il progetto deve essere ufficialmente presentato e approvato. Per quanto riguarda l'eventuale realizzazione, il se è d'obbligo, arriviamo al 2024".
Il progetto ha enormi margini, se si considera che la popolarità di Raffaella Carrà non si limita solo ai confini italiani, ma riguarda tutto il mondo latino, in particolare Spagna e Argentina, dove Carrà ha condotto diversi programmi televisivi nel corso della sua carriera e ha riscosso un successo dal punto di vista musicale paragonabile in tutto e per tutto a quello italiano.
Raffaella Carrà è morta lo scorso luglio all'età di 78 anni, a causa di una malattia che, per volontà della stessa, non era stata resa pubblica. Anche un'amatissima icona LGBT, ha avuto una lunga carriera come musicista e conduttrice televisiva. Tra i suoi successi più grandi e amati, le canzoni A far l'amore comincia tu, Tanti auguri, Rumore, Pedro, Fiesta, Ballo ballo e Tuca tuca. Tra i suoi programmi ricordati con maggiore affetto, invece, Ma che sera, Pronto, Raffaella? e Carràmba! Che sorpresa. Nel 2001 era stata la conduttrice del Festival di Sanremo, la stessa manifestazione che durante la serata finale dell'edizione di quest'anno l'ha omaggiata con un numero musicale. Da non dimenticare che era stata annunciata da Fremantle a dicembre l'opzione sui diritti internazionali per la realizzazione di un documentario su Raffaella Carrà che ripercorrerà la vita della cantante, attrice e presentatrice italiana diventata una vera e propria icona della cultura pop in tutto il mondo. Paolo Sorrentino scelse il remix di Bob Sinclair del suo A far l'amore comincia tu, del 1977, per la scena clou della festa ne La Grande Bellezza. Nel 2020 il Guardian definì Raffaella Carrà "l'icona culturale che ha insegnato all'Europa le gioie del sesso".
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