Domenica 17 Novembre 2024

Beyoncé, Dylan e gli U2, ecco la playlist di Obama

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Aretha Franklin, "Michelle" dei Beatles, Beyoncé, Bob Dylan: artisti e brani che hanno significato molto per Barack Obama durante la campagna elettorale del 2008 e nei primi anni alla Casa Bianca sono entrati in una playlist che l'ex presidente ha diffuso nel giorno della pubblicazione di "A Promised Land", il suo ultimo libro di memorie (in Italia 'Una terra promessa', edito da Garzanti).
    "La musica - ha spiegato Obama lanciando la playlist sui suoi profili social e in versione in streaming su Spotify - ha sempre avuto un ruolo importante nella mia vita e questo è stato vero soprattutto durante la presidenza: rivedendo i miei appunti prima dei dibattiti ascoltavo 'My 1st Song' di Jay-Z o 'Luck Be a Lady' di Frank Sinatra".
    Con la moglie Michelle, Obama ha invitato spesso artisti come Stevie Wonder e Gloria Estefan a guidare seminari pomeridiani per ragazzi prima di esibirsi in concerto nella East Room la sera: "Abbiamo avuto interpretazioni che ricorderò sempre, come quando Beyoncé ha cantato "At Last" per il primo ballo dell'insediamento, o Paul McCartney ha fatto la serenata a Michelle nella East Room cantando l'omonimo brano dei Beatles".
    E' nata così l'idea della playlist in cui Obama ripercorre in 768 pagine la prima parte della sua carriera politica (il sequel non ha ancora una data di pubblicazione). L'elenco include classici come la cover della Franklin di "The Weight", "The Rising" di Bruce Springsteen e "Beautiful Day" degli U2, motivi celebratori come "Sir Duke" e "Signed, Sealed, Delivered I'm Yours" di Stevie Wonder, o all'insegna della tenerezza: "Halo" di Beyoncé, la versione di John Coltrane di "My Favorite Things" e "Cherish the Day" di Sade.
    Due brani interpretano il patriottismo alla maniera di Obama: "The Times They Are a-Changin'" di Dylan, con cui il futuro premio Nobel chiuse un memorabile concerto alla Casa Bianca nel 2011, e "Only in America" di Brooks and Dunn, la canzone della convention democratica del 2008. 

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