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Ralph Lauren e gli altri big della moda Usa in pista per l'insediamento Biden/Harris

Fresco di polemiche per la copertina "troppo casual" di Kamala Harris su "Vogue", il mondo della moda torna in pista per l'Inauguration Day. Ma in un 20 gennaio diverso dagli altri - il centro di Washington blindato per timore di disordini, oltre 400 mila vittime dall'inizio del Covid - il fashion system e' stato al gioco, tenendosi in disparte per non suonare una nota stonata nel cerimoniale sottotono dell'insediamento. Non e' piu' business as usual: non ci sara' pubblico alle cerimonie, niente parata da Capitol Hill alla Casa Bianca e neanche, la sera, i balli inaugurali che per la capitale della politica rappresentavano l'equivalente del red carpet degli Oscar.
I vip della moda, cio' nonostante, sono al lavoro. La segretezza e' di rigore ma Joe Biden dovrebbe vestire Ralph Lauren, ha appreso il quotidiano di settore "Women's Wear Daily": l'abito del 20 gennaio sarebbe un esempio di "made in Usa", confezionato nella storica fabbrica Hickey Freeman a Rochester nello stato di New York. Quattro anni fa, nella stessa occasione, Melania Trump si presento' con un Ralph Lauren di panno double azzurro polvere che fu criticato da molti come "Jackie Kennedy vorrei, ma non posso". Ed ecco dunque che Jill Biden, spesso vestita da Lauren in passato (da ultimo alla Convention Democratica), per il suo primo giorno da First Lady starebbe guardando altrove. 
Tra gli stilisti che potrebbero vestire sia lei che la vicepresidente Kamala Harris, in pole c'e' Gabriela Hearst, nominata un mese fa direttrice artistica di Chloe, ma anche Wes Gordon designer di Carolina Herrera e poi Donald Deal, Christian Siriano, Prabal Gurung, LaQuan Smith, Oscar de la Renta e Brandon Maxwell. Per non sbagliare, Wwd cita anche Joseph Altuzarra, Vera Wang, Tory Burch, Tom Ford, Michael Kors, Christopher John Rogers e Victor Glemaud come i papabili per le "mise" della "prima" e della "seconda" famiglia.
Se sara' dunque un insediamento "all american", sara' anche, dal punto di vista della moda, un'occasione all'insegna dell'inclusione. "Fortunata" per aver avuto l'onore di disegnare una felpa Biden-Harris in vendita in questi giorni nel negozio virtuale del Comitato per l'Insediamento, l'uruguayana di nascita Hearst ha gia' vestito Jill per uno dei dibattiti presidenziali: "La ammiro perche' ha dedicato la vita al pubblico servizio". Mentre per LaQuan Smith, 32enne afro-americano di Queens, che ha presentato opzioni sia per la Biden che per la Harris, "con questo presidente ci sara' un cambiamento. Dunque e' un momento per celebrare, a dispetto dell'anno orribile che abbiamo passato"

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