BRUXELLES - L'equivalente di oltre 9 mila euro al mese per due anni e mezzo, destinati a progetti turistici e finanziati con i fondi per la diversificazione dei territori agricoli in Sicilia, non ha dato i risultati sperati. Lo scrive la Corte dei Conti Ue nella sua nuova relazione sui progetti sostenuti dal Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (Feasr). I revisori, che hanno condotto un audit sui periodi di programmazione 2007-2013 e 2014-2020, hanno rivelato che modeste performance economiche e l'uso privato illegittimo compromettono la durabilità e la redditività dei progetti di turismo rurale finanziati dall'Ue.
"L'Ue ha investito somme ingenti per ridurre la dipendenza dell'economia rurale dall'agricoltura e dalla silvicoltura, preservare e creare posti di lavoro, nonché migliorare le infrastrutture nelle zone rurali", ha dichiarato Viorel Ștefan, il membro della Corte responsabile dell'audit. "Ma i progetti finanziati in questi ambiti devono produrre risultati che rimangono nel tempo e, secondo la Corte, l'Ue dovrebbe fare di più per promuovere progetti che traggono vantaggi duraturi dal sostegno erogato e ne assicurano un utilizzo proficuo".
Per evitare il rischio di sprechi e anche in vista vista del periodo di programmazione per la politica agricola comune (Pac) 2023-2027, la Corte ha rivolto alcune raccomandazioni alla Commissione europea. Fra queste, quelle di condividere le informazioni per indirizzare meglio i fondi, mitigare i rischi e stabilire condizioni che impongano un uso delle risorse conforme alla finalità perseguita.