BRUXELLES - Arriva a Bruxelles il caso della centrale termoelettrica Enel di Brindisi, finita sotto inchiesta nel settembre 2017 per aver venduto ceneri da combustione del carbone mischiate a ceneri da olio combustibile denso e gasolio ai cementifici di Cementir di Taranto, Colacem di Galatina e Italcementi di Matera.
Gli eurodeputati del Movimento 5 Stelle Piernicola Pedicini e Rosa D'amato hanno presentato un'interrogazione alla Commissione Ue per chiedere di esprimersi sugli aspetti di sua competenza relativi alla vicenda della centrale. Gli eurodeputati - recita una nota - hanno posto all'esecutivo comunitario due interrogativi: come intende evitare l'immissione sul mercato di ceneri che riducono la qualità del cemento e contenenti sostanze pericolose per l'ambiente e la salute pubblica; e quali sono i codici dei rifiuti da attribuire alle ceneri da combustione, sia nel caso di combustibili tradizionali, che nel caso di combustione di carbone e Css (combustibili solidi secondari).
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