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Von der Leyen conferma: "Mi ricandido, l'Ue per me è una casa"

Von der Leyen conferma: "Mi ricandido, l'Ue per me è una casa"

BRUXELLES, 19 FEB - "Sono entrata in carica nel 2019 perché credo fermamente nell'Europa, l'Europa per me è casa" e "oggi, cinque anni dopo, prendo la decisione molto consapevole e ben ponderata di candidarmi per un secondo mandato" alla guida della Commissione europea. Lo ha confermato Ursula von der Leyen, in conferenza stampa a Berlino con il presidente della Cdu Friedrich Merz, annunciando la sua candidatura alle Europee come Spitzenkandidat per il Ppe. "In questi cinque anni non solo è cresciuta la mia passione per l'Europa, ma anche la mia esperienza su quanto questa Europa può realizzare per i suoi cittadini", ha aggiunto.

"La cosa più importante" per l'Europa "è la democrazia, lo stato di diritto che difendiamo e la pace che abbiamo insieme" e "il compito di questa campagna elettorale" è "chiarirlo ai nostri avversari, cioè Putin e i suoi amici, sia che si tratti di AfD, di Marine Le Pen, di Wilders, o di altre forze estreme che ostacolano la democrazia in Europa, loro vogliono distruggere l'Europa". Lo ha detto la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, in conferenza stampa a Berlino con il presidente della Cdu, Friedrich Merz. "È per questo che è importante votare e rafforzare il centro", ha aggiunto.

La direzione della Cdu tedesca ha deciso di supportare all'unanimità la sua ricandidatura. Sulla candidatura dovrà poi decidere il congresso del Ppe di Bucarest del 6-7 marzo, ha ricordato il segretario della Cdu Friedrich Merz.

"Il mondo oggi è completamente diverso nel 2019, ne abbiamo passate tante insieme negli ultimi cinque anni e penso che si possa dire che abbiamo ottenuto più di quanto potessimo mai immaginare", ha sottolineato von der Leyen, ricordando che si è trattato di "cinque anni tanto impegnativi quanto straordinari", con il mondo e l'Europa che sono stati travolti dalla pandemia del Covid quando lei era in carica "da meno di cento giorni".

"È stato un brutto momento e abbiamo dovuto imboccare strade completamente nuove, ma come risultato abbiamo sconfitto il virus insieme: abbiamo superato tutto questo unendo le forze" e "siamo riusciti a scongiurare una grave recessione economica", ha evidenziato. "Nel pieno della ripresa economica, la Russia ha invaso l'Ucraina con la più grande guerra terrestre in Europa dal 1945 e l'Ue ha agito immediatamente e siamo rimasti fermamente al fianco dell'Ucraina dal primo giorno", ha aggiunto ancora. "Poi Putin ha cercato di metterci in ginocchio e ha sempre cercato di utilizzare il petrolio e il gas" come arma, ma l'Europa ha "mantenuto la sua posizione" e "superato insieme la più grande crisi energetica degli ultimi quarant'anni".

Il capo della Commissione ha sottolineato la necessità di "aumentare la nostra competitività, raggiungere gli obiettivi climatici" coniugandoli con "l'economia" ed "espandere la capacità di difesa dell'Europa, soprattutto quella industriale". "Un commissario alla difesa avrebbe il compito primario di occuparsi dell'industria della difesa e di garantire che si investa di più e meglio" e che l'Ue possa "ottenere una maggiore interoperabilità per le sue forze armate" e nella "produzione di armamenti necessari", ha spiegato von der Leyen, precisando tuttavia che "l'organizzazione delle forze armate è responsabilità degli Stati membri".

Parlando dell'oppositore russo Alexei Navalny e della sua morte avvenuta in circostanze ignote von der Leyen ha detto che "tutto indica che" il dissidente "è stato assassinato deliberatamente". Questo, ha aggiunto "dimostra la spietatezza e la perfidia di Putin, per il quale nessuna vita umana conta davvero".

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