BRUXELLES - La presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, è arrivata a Kiev, dove è previsto un incontro con il presidente dell'Ucraina, Volodymyr Zelensky, in occasione della giornata dell'Europa. "Accolgo con grande favore la decisione del presidente Zelensky di rendere il 9 maggio la giornata dell'Europa, l'Ucraina fa parte della nostra famiglia europea", ha detto ai giornalisti al suo arrivo nella capitale ucraina dopo averla definita sul suo profilo Twitter il luogo "dove i valori a noi cari vengono difesi ogni giorno", il posto "appropriato per celebrare la Giornata dell'Europa".
"Stiamo continuando ad aumentare la pressione sulla Russia: è uno dei punti su cui informerò il presidente Zelensky, l'attenzione è ora rivolta alla rigorosa attuazione delle sanzioni e all'adozione di misure contro l'elusione", ha detto von der Leyen a uno dei cronisti del pool della European Newsroom. "Siamo determinati a chiudere le scappatoie esistenti, nessuno ne dubiti", ha proseguito, sottolineando che la sua "presenza a Kiev è simbolica, ma è anche il segno di un dato cruciale e molto concreta: l'Ue lavora fianco a fianco con l'Ucraina su molte questioni".
Il capo dell'esecutivo europeo ha poi visitato il muro della memoria dei caduti per l'Ucraina di fronte al monastero di San Michele a Kiev. Dopo essersi fermata di fronte al muro si è poi spostata nella piazza dove le sono stati mostrati i resti dei carri armati e mezzi russi esposti sul posto.
Tra i temi principali degli incontri che la presidente della Commissione Ue avrà a Kiev con i vertici delle istituzioni ucraine, a cominciare dal presidente Volodymyr Zelensky, ci sarà quello della cosiddetta "accountability" dei russi per i crimini commessi in Ucraina. Una questione, quest'ultima, che include due grandi temi: la ricostruzione post-bellica, con il tentativo giuridico da parte di Bruxelles di confiscare i beni russi congelati, e l'istituzione di un tribunale ibrido o internazionale sui crimini russi.
Ma con il presidente ucraino sarà anche affrontato il capitolo del percorso di adesione di Kiev nell'Ue. In questo senso, l'impegno del governo ucraino sulle riforme - a cominciare da quelle anti-corruzione- richieste da Bruxelles sarà verificato nella sostanza dall'esecutivo europeo. L'ipotesi è che sia quello di ottobre il mese cruciale per i 27 per decidere se aprire o meno i negoziati di adesione con Kiev.
Più di un Paese membro dell'Ue guarda con un certo scetticismo sull'attuazione da parte di Kiev delle riforme richieste contro la corruzione. Il tema degli aiuti finanziari probabilmente sarà tra quelli sul tavolo dell'incontro tra von der Leyen e Zelensky. Ed è tutt'altro che escluso che i due affrontino anche il nodo dell'export del grano ucraino, dopo lo stop decretato unilateralmente da diversi Paesi dell'Est europeo all'import dei prodotti agricoli di Kiev. Uno stop che ha irritato non poco il governo ucraino.