BRUXELLES - L'alto rappresentante europeo per gli Affari esteri e la Politica di sicurezza Josep Borrell si recherà presto in Cina per una missione che punta a esplorare in profondità la possibilità di un'azione cinese a favore della pace in Ucraina. "I cinesi vogliono avere un ruolo diplomatico, non vogliono essere associati totalmente con le azioni militari di Mosca", ha detto Borrell nel corso di un'intervista all'ANSA e altre testate internazionali. "Vogliono essere dei facilitatori, non mediatori. E visto che la Russia approva i 12 punti di pace della Cina, questo è un ruolo che noi dobbiamo favorire: questa amicizia senza limiti sembra avere dei limiti".
"L'Europa non potrà mai essere equidistante fra Stati Uniti e Cina poiché non condividiamo lo stesso modello di Pechino, ma noi abbiamo un nostro specifico interesse e anche Washington ha un suo interesse: tra alleati si deve discutere per capire come possiamo rendere compatibili i nostri interessi", ha aggiunto Borrell. "Ma c'è un triangolo, Usa Cina ed Europa, e la dinamica di questo triangolo determinerà il 21esimo secolo: il punto in cui si posizione l'Ue nel triangolo è l'obiettivo principale della nostra politica estera".
Il portavoce della Commissione europea Eric Mamer ha intanti annunciato che "la presidente Ursula von der Leyen terrà un discorso sulle relazioni Ue-Cina giovedì prossimo". "La settimana successiva si recherà in Cina con il presidente francese Emmanuel Macron", ha continuato.
Il ruolo di attori esterni internazionali importanti come la Cina è stato parte della discussione al Consiglio europeodi giovedì e venerdì. Il primo ministro spagnolo Pedro Sanchez ha annunciato la sua visita ufficiale a Pechino, attibuendogli la massima importanza".
"La guerra sarà oggetto delle discussioni a Pechino, in occasione della mia visita analizzeremo con dettaglio la posizione cinese", ha spiegato Sanchez in conferenza stampa. "La Spagna, e l'Europa, sostengono il piano Zelensky per la risoluzione del conflitto poiché riteniamo che possa garantire una pace duratura e giusta; al contempo il documento cinese, che non è un piano di pace ma un documento di posizionamento sui temi necessari per lavorare alla pace, ha degli spunti che io credo siano di interesse", ha detto Sanchez rispondendo alle domande dei cronisti. "La Cina è una attore globale e la sua voce deve essere ascoltata per trovaee un modo per porre fine a questa guerra e per aiutare l'Ucraina a recuperare la sua la sovranità violata da Putin", ha aggiunto Sanchez.
"La Cina è un attore globale, e la sua voce va ascoltata per vedere se, fra tutti noi, riusciamo mettere fine alla guerra", ha poi affermato, parlando del fatto che la posizione cinese sul conflitto presenta "alcuni punti di interesse", in particolare il "rifiuto dell'uso di armi nucleari" e "il rispetto dell'integrità territoriale".
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