BRUXELLES - "Ci aspettiamo oggi l'ok alle sanzioni Ue, e domani attendiamo nuove misure dai partner occidentali, Usa, Gran Bretagna, Australia, Giappone. Alcune delle priorità che abbiamo chiesto sono contenuti nel decimo pacchetto, altre no, come l'inclusione di Rosatom, E siamo delusi dal fatto che non ci sia". Lo ha sottolineato Vlad Vasiuk, portavoce dell'ufficio del presidente Volodymyr Zelensky che coordina il gruppo di esperti sulle sanzioni Yermak-McFaul. "Il regime di sanzioni è una misura efficace, l'unica alternativa sarebbe partecipare alla guerra", ha spiegato Vlasiuk incontrando un gruppo di media europei, tra i quali l'ANSA.
Il gruppo Yerman-Mc Faul raggruppa esperti internazionali e ucraini sul dossier sanzioni anti-russe. Vlasiuk ha spiegato come Kiev abbia fatto un inventario dettagliato di tutti i componenti che importati dalla Russia da Paesi occidentali che sono poi usati nei sistemi armati moscoviti. Tra le aziende europee coinvolti, ha sottolineato, ci sono imprese con sede in Olanda, Germania, Svizzera. Molte altre hanno sede negli Usa e alcuni componenti provengono anche da Taiwan. Per Vlasiuk il percorso delle sanzioni non si deve fermare, anzi va rafforzato includendo settori come quello dei diamanti e dell'energia nucleare.
"Qualsiasi misura è ben accetta dalla popolazione ucraina. Noi vediamo il mondo più in bianco e nero rispetto all'Europa"; ha sottolineato il portavoce dell'ufficio di Zelesnky, che a Bruxelles ha avuto una serie di incontri. Vlasiuk ha poi chiesto all'Ue di fare di più sullo stop ai visti per i russi. "L'80 della popolazione supporta Putin, non sarebbe davvero il caso di ospitarli. Eppure abbiamo visto pochi giorni fa Yana Rudkovskaya (influencer e presentatrice tv, nd) a Parigi ad una sfilata di Dior....", ha osservato Vlasiuk ricordando anche l'importanza di evitare qualsiasi aggiramento agendo sui Paesi terzi. Vlasiuk ha quindi previsto un nuovo round di misure nel breve periodo.
"Yerman-Mcfaul farà una proposta entro le prossime tre settimane e manterremo la nostra pressione per l'inserimento di Rosatom", ha spiegato Vlasiuk sottolineando la soddisfazione di Kiev per l'inclusione, invece, dei "propagandisti di Putin" nella lista nera del decimo pacchetto.