BRUXELLES - Rafforzare la tutela dei consumatori contro la fluttuazione dei prezzi e iniziare subito i lavori per adattare il funzionamento del mercato Ue dell'energia agli obiettivi 2030. Sono le proposte di Italia, Francia, Spagna, Romania e Grecia per affrontare il caro prezzi del mercato dell'energia e contenute in un 'non paper' presentato oggi alla riunione dei ai ministri Ue. Cipro e Malta, a quanto si apprende, potrebbero aderire al documento.
Dall'altro lato 9 paesi (Austria, Danimarca, Estonia, Finlandia, Germania, Irlanda, Lettonia, Lussemburgo, Paesi Bassi) che chiedono di esaminare tutte le opzioni, ma solo all'interno del quadro di mercato esistente. Con questo schema, messo nero su bianco in due distinti documenti, si apre questa mattina il Consiglio Ue dei ministri dell'energia: sul tavolo il caldissimo dossier della crisi dei prezzi energetici, che continua a non affievolirsi.
La riunione, al quale per l'Italia partecipa il ministro della Transizione ecologica Roberto Cingolani, è chiamata a preparare il confronto tra i leader europei. Il tema del caro prezzi è infatti in agenda per il Consiglio europeo del 16 e 17 dicembre.
"Per ora il premier ha fatto un'azione per mitigare questo trimestre, credo siano tre miliardi" proprio perché sul caro bollette c'è "questa deadline di marzo-aprile. Quindi per adesso andiamo sulla contingenza ma non si può mitigare ogni trimestre per due-tre anni quindi se dovesse uscir fuori che il gas è strutturalmente più costoso, dovremo lavorare su altri concetti che vanno a vedere il calcolo della bolletta. Abbiamo degli scenari, stiamo facendo le simulazioni". Lo dichiara il titolare del Mite Roberto Cingolani a margine del Consiglio dei ministri europei sull'energia.