STRASBURGO, 06 OTT - Gli europarlamentari hanno espresso oggi all'unanimità indignazione per le rivelazioni dei Pandora Papers e hanno criticato la risposta inadeguata dei governi per più di un decennio. Intervenendo in plenaria con i rappresentanti del Consiglio e della Commissione a pochi giorni dalla diffusione delle rivelazioni (l'ultima di una lunga serie di lavori investigativi che documentano evasione e frode fiscale), i deputati hanno denunciato i governi dell'Ue per aver consentito l'evasione fiscale in massa a causa della loro incapacità di riformare adeguatamente le leggi fiscali obsolete.
Sebbene alcuni oratori abbiano sottolineato i limitati progressi compiuti nel miglioramento della legislazione dell'Ue, questi ultimi si sono anche uniti al resto dei deputati nell'accusare i governi degli Stati membri e la Commissione di aver fatto troppo poco per colmare le lacune esistenti. I deputati in particolare hanno sottolineato il tempismo della decisione presa dai ministri delle finanze di rimuovere i paesi dalla lista nera dei paradisi fiscali dell'Ue - una lista già poco ambiziosa - la stessa settimana in cui sono stati rivelati i "Pandora Papers". Secondo loro, ciò dimostra quanto sia inadeguato questo elenco e quanto sia urgente aggiornare il suo processo.
Inoltre, hanno sottolineato che un accordo internazionale sulla tassazione delle società deve essere concluso con urgenza e tradotto rapidamente nel diritto europeo. Infine, molti eurodeputati hanno sottolineato il conflitto di interessi affrontato dai leader politici di alto livello menzionati nei "Pandora Papers", come ministri o capi di Stato europei.
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