BRUXELLES - C'è l'ok di massima dei ministri dell'agricoltura Ue al compromesso sulla riforma della Politica agricola comune. Lo ha detto la ministra portoghese Maria do Céu Antunes, presidente di turno del Consiglio agricoltura. "Le conclusioni del processo di riforma era nell'agenda della nostra presidenza e ora siamo riusciti a raggiungere l'obiettivo - ha detto do Céu Antunes - con un accordo provvisorio in Consiglio". La ministra ha ricordato che ora spetta alla presidenza slovena condurre il lavoro insieme alla Commissione europea sulla legislazione secondaria.
Le istituzioni europee hanno raggiunto un accordo complessivo sulla riforma della Pac. Lo ha annunciato su Twitter il Commissario Ue all'agricoltura Janusz Wojciechowski. "Mi riempie di grande soddisfazione poter affermare che ce l'abbiamo fatta - ha scritto il politico polacco - su alcuni punti avremmo potuto desiderare un risultato diverso, ma nel complesso penso che possiamo essere contenti dell'accordo che abbiamo raggiunto". Il commissario ha poi auspicato che il Consiglio Agricoltura e pesca approvi l'accordo nella riunione di lunedì e martedì a Lussemburgo.
"L'accordo di oggi avvia un vero e proprio cambiamento verso una Pac più verde ed equa: dedicheremo più terreni agricoli alla biodiversità, ricompenseremo gli agricoltori che fanno il possibile per il clima e la natura e più fondi affluiranno alle piccole aziende agricole. Non è perfetto, ma è comunque un grande passo nella giusta direzione". Così il vicepresidente della Commissione europea Frans Timmermans.
"Sostengo decisamente il compromesso raggiunto", ha detto il ministro delle Politiche agricole, Stefano Patuanelli, al Consiglio Ue in corso in Lussemburgo. "Pur consapevole che ognuno di noi - ha proseguito - ha i suoi motivi per essere scontento, i motivi per essere soddisfatti sono superiori, ed ecco perché sostengo decisamente il pacchetto di compromesso".
L'Italia, insieme a Francia e Spagna, ha invitato la Commissione Ue a presentare già nel 2021, e non 2022 come previsto dall'accordo sulla riforma, un rapporto sui livelli massimi dei residui dei pesticidi nei prodotti importati "per iniziare a lavorare subito sulle misure necessarie a tutelare i nostri produttori dalla concorrenza sleale di quelli dei paesi terzi", ha spiegato il ministro. Poi sulla Pac più in generale: "Resta il rammarico - ha detto Patunelli - di non essere riusciti a fare di più sulla semplificazione, l'esigenza di un compromesso che tenesse conto di tante posizioni diverse ha reso complicato il quadro di insieme" ma i "motivi per essere soddisfatti sono superiori".