BRUXELLES - Dichiarare città e Regioni europee zone di libertà per le persone Lgbtiq: è la richiesta lanciata dal gruppo dei socialisti europei nel Comitato delle Regioni, insieme al partito Pse e agli attivisti per i diritti civili della rete Rainbow Rose. In vista del mese di giugno e delle iniziative dedicate alla comunità Lgbtiq (il cosiddetto 'Pride month'), tutti i politici locali, si legge in una nota, sono incoraggiati a seguire l'esempio di Lisbona, che è stata la prima città europea a dichiararsi 'zona di libertà Lgbtiq'.
La proposta, lanciata del Parlamento europeo a marzo è stata una reazione alle oltre 100 regioni, contee e comuni polacchi che si erano dette esenti dall'"ideologia" Lgbtiq. Il sindaco di Coulaines (Francia) presidente del gruppo Pse al Comitato, Christophe Rouillon, ha dichiarato: "Per il Pride Month, speriamo che almeno altre 100 città e regioni europee si uniscano alla nostra campagna per dimostrare che stanno dalla parte delle persone Lgbtiq, promuovendo e proteggendo i loro diritti".
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