BRUXELLES - Un sistema di streaming illegale gestito dalla Spagna offriva illegalmente l'accesso a 40mila tra canali tv, film, documentari e altri materiale a oltre due milioni di abbonati in Ue, Asia e Medio Oriente generando profitti da oltre 15 milioni di euro. Un'inchiesta internazionale ha portato allo spegnimento del server illegale Internet Protocol Television (IPTV) e allo smantellamento della rete criminale che riciclava il denaro. Lo rende noto Europol in un comunicato.
L'indagine è stata condotta dalla polizia spagnola con il supporto di Europol e Eurojust e il coinvolgimento delle autorità nazionali dell'Italia, Belgio, Canada, Repubblica Ceca, Danimarca, Francia, Germania, Lussemburgo, Paesi Bassi, Polonia, Romania, Svezia, Regno Unito e Stati Uniti.
Le operazioni hanno portato, il 3 giugno, all'arresto di 11 persone, tra cui il sospetto leader della rete criminale di server che distribuiva illegalmente film, documentari e contenuti audiovisivi. L'indagine ha portato al sequestro di 4,8 milioni di euro, compresi immobili per oltre due milioni di euro. Le autorità hanno rimosso 50 indirizzi Ip e parte dell'infrastruttura criminale online, mentre sono stati congelati anche 11 conti bancari per un totale di 1,1 milioni di euro.