BRUXELLES - Luce verde del Parlamento europeo alla piena flessibilità nell'uso dei fondi strutturali per affrontare l'emergenza coronavirus. La plenaria ha approvato con procedura d'urgenza e a larghissima maggioranza (689 sì, 6 contrari e 1 astensione) la cosiddetta 'Iniziativa d'investimento in risposta al coronavirus plus' (Crii Plus) proposta dalla Commissione Ue.
L'obiettivo è garantire una flessibilità totale nell'uso delle risorse legate alla politica di coesione e dare un taglio netto alla burocrazia nell'anno contabile 2020-21. Ai Paesi sarà così permesso di trasferire risorse fra fondi diversi, regioni e settori, e potrà anche essere sospeso l'obbligo di co-finanziamento nazionale. Una volta ottenuto l'ultimo via libera da parte del Consiglio Ue, le misure potranno essere pubblicate in Gazzetta ufficiale ed entrare in vigore.
Il Parlamento europeo ha approvato anche la modifica delle regole del Fondo europeo di aiuto agli indigenti (Fead) per consentire di finanziare la fornitura di dispositivi di protezione per lavoratori e volontari, ma anche l'erogazione di aiuti tramite voucher elettronici o cartacei, in modo da garantire il rispetto della distanza sociale e della protezione personale.
The rapid mobilisation of EU institutions illustrates European solidarity.Together we will continue to direct every euro and every resource at our disposal to fight #COVID19 and support our societies to a strong and convergent recovery #LeavingNoOneBehind #Cohesion #EUinmyRegion
— Elisa Ferreira (@ElisaFerreiraEC) April 17, 2020
"La rapida mobilitazione delle istituzioni Ue dimostra la solidarietà europea. Insieme continueremo a dirigere ogni euro e ogni risorsa a nostra disposizione verso la lotta contro Covid-19 e a sostegno delle nostre società per una ripresa forte e convergente". Così su Twitter la commissaria Ue alla coesione, Elisa Ferreira, commenta il via libera del Parlamento europeo.
"Tempi eccezionali richiedono misure eccezionali" scrive Ferreira, secondo cui l'iniziativa "apre la strada a nuovi modi attraverso i quali la politica di coesione può aiutare sistemi sanitari, economie, pmi e lavoratori in tutta Europa".