BRUXELLES - Primi via libera di Consiglio Ue e Parlamento europeo alla piena flessibilità nell'uso dei fondi strutturali per affrontare l'emergenza coronavirus. Gli ambasciatori dei 27 Stati membri hanno dato il loro parere favorevole, senza proporre alcun emendamento, alla proposta avanzata settimana scorsa dalla Commissione Ue, la cosiddetta 'Iniziativa d'investimento in risposta al coronavirus plus' (Crii Plus). L'obiettivo è garantire una flessibilità totale nell'uso delle risorse legate alla politica di coesione e dare un taglio netto alla burocrazia nell'anno contabile 2020-21.
Ai Paesi sarà così permesso di trasferire risorse fra fondi diversi, regioni e settori e potrà anche essere sospeso l'obbligo di co-finanziamento nazionale per i progetti beneficiari dei fondi strutturali. Quasi in contemporanea agli ambasciatori Ue, anche la commissione Sviluppo regionale del Parlamento europeo ha dato la sua luce verde alla proposta. I coordinatori dei gruppi politici hanno deciso all'unanimità di applicare la procedura d'urgenza, quindi senza proporre emendamenti, passando direttamente al voto in Plenaria, in programma per il 16-17 aprile. Una volta incassato tale voto, e il via libera definitivo da parte del Consiglio Ue, le nuove misure potranno entrare in vigore.
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