BRUXELLES - Se la proposta della Commissione Ue verrà approvata, il contributo dell'Italia al bilancio 2021-2027 dell'Ue sarà in media di 15,27 miliardi di euro l'anno, per un totale di 106,9 miliardi. Si tratta di 2,52 miliardi in più rispetto al 2014-2020, durante il quale l'Italia versa in media 14,91 miliardi l'anno. E' quanto risulta dai dati pubblicati dalla Commissione Ue, che non fornisce però i dettagli su quante risorse Ue tornano ogni anno nei vari Paesi. Aumenti sono previsti per tutti gli Stati membri.
In termini di Reddito nazionale lordo, l'Italia passerebbe da un contributo medio annuo pari allo 0,85% del Rnl per il 2014-2020 allo 0,87% per il 2021-2027. Secondo i calcoli della Commissione Ue, a fronte di un versamento medio annuo di 15,27 miliardi di euro (prezzi 2018), nel 2021-27 l'Italia beneficerà di 81,63 miliardi di euro l'anno derivanti dall'appartenenza al Mercato unico, pari al 4,33% del Rnl.
La Commissione Ue ha proposto per il 2021-2027 un bilancio dell'Unione pari all'1,11% del Rnl europeo. Il Parlamento europeo chiede l'1,3%, ma i Paesi membri sono ancora lontani dal trovare un accordo. Secondo la proposta dell'esecutivo, il primo contributore al bilancio Ue in termini relativi al Rnl diventerebbe il Lussemburgo con l'1,08% (per l'attuale periodo versa lo 0,86%), seguito da Estonia e Bulgaria, entrambi all'1,06% (oggi rispettivamente 0,86% e 0,87%). Il contributo tedesco salirebbe dallo 0,75% medio annuo del 2014-2020 allo 0,88%, quello francese dallo 0,85% allo 0,91%. Gli aumenti sono dovuti sia alla Brexit che alla definizione di nuove priorità di bilancio per l'Unione, come la sicurezza e la lotta al cambiamento climatico, oltre che alla crescita economica in molti Paesi e agli effetti dell'inflazione.