BRUXELLES - Un'Europa più sovrana, grazie a un euro più forte a livello internazionale: è l'obiettivo a cui tende la Commissione Ue con la comunicazione presentata oggi, a pochi giorni dalle celebrazioni per i venti anni della moneta unica. "Dopo 20 anni l'euro deve diventare la faccia e lo strumento di una nuova e più sovrana Europa", sintetizza il presidente Jean Claude Juncker.
Il piano prevede una serie di passi per aiutare l'euro a crescere nel mondo. Il più importante è cercare di farlo affermare in settori strategici come quello energetico. L'Ue è il più grande importatore mondiale di energia, un conto che ammonta a 300 miliardi di euro, l'85% dei quali pagati in dollari. Ma, spiega Bruxelles, l'esposizione al regime del dollaro pone incertezze, rischi e costi che potrebbero essere mitigati attraverso un uso più ampio di contratti denominati in euro. Non potendo costringere gli attori del mercato, che sono liberi di scegliere la valuta con cui fare affari, la Ue vuole cominciare a convincerli che usare l'euro darebbe loro una sicurezza maggiore. A partire dal fatto che è la valuta di un'Unione di Stati che crede e rispetta fortemente le regole della governance internazionale, oggi messe invece in discussione dagli Usa. La Commissione conta di avviare consultazioni in particolare con le società che importano petrolio, gas e altre materie prime come metalli, minerali e prodotto agricoli. E vuole trovare un modo per arrivare anche al settore dell'aviazione, visto che anche gli aerei sono venduti in dollari.
"E' arrivato il momento per l'euro di sviluppare il suo ruolo", che "dovrebbe riflettere il suo peso economico, politico e finanziario"", ha detto il vicepresidente della Commissione Ue Valdis Dombrovskis, spiegando che con la comunicazione di oggi "comincia un viaggio, che può riuscire solo se c'è uno sforzo comune tra Ue, Stati membri e attori del mercato".