BRUXELLES - "Il tema non sono i numerini ma i cittadini", e "credo nel dialogo Ue ma senza tradire gli italiani": lo ha detto il vicepremier e ministro dello sviluppo economico Luigi Di Maio rispondendo a una domanda sulla manovra e le richieste Ue di ridurre il deficit. "Anche a noi interessa ridurre il debito, posso capire che la Ue sia disorientata da una ricetta che va in controtendenza rispetto al passato", ma "credo troveremo un punto d'incontro senza sacrificare i cittadini che vogliono che si mantengano le promesse", ha detto.
"Io ho interpretato le parole (del vicepresidente Dombrovskis, ndr) sul 2,2% come un incoraggiamento. Il tema non sono i decimali ma la struttura complessiva della manovra", ha detto Di Maio. Il Governo, ha spiegato, continuerà a confrontarsi con la Ue soprattutto per illustrare "tutti i dettagli" delle misure, per far capire, ad esempio, che con il divieto di cumulo di quota 100 si liberano posti di lavoro, oppure che il costo del reddito "migliora negli anni a venire" perché quando le persone trovano lavoro escono dal programma. "Posso capire che la Ue sia disorientata da una ricetta che va in controtendenza rispetto al passato", ma "con questa manovra io devo far ripartire il Paese e si deve fare con misure espansive". Per il resto "vediamo se parte veramente la procedura: in questo momento si discute come trovare un punto di ricaduta", ha concluso.
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