BRUXELLES - Intesa dei 28 sulla riforma del codice Schengen per consentire i controlli alle frontiere interne. Si è sbloccato così uno dei dossier legati alla revisione del regolamento di Dublino, anche se i negoziati con il Parlamento europeo sono ancora di là da venire in quanto l'Aula non ha ancora adottato la sua posizione. Gli ambasciatori dei 28 hanno raggiunto un accordo per fornire più flessibilità agli stati membri per affrontare le minacce di sicurezza e allo stesso tempo assicurare che i controlli alle frontiere interne siano usati solo come 'ultima ratio' e per massimo un anno.
Vengono inoltre stabiliti paletti per assicurare la proporzionalità e la necessità di queste misure, con l'introduzione di valutazione dei rischi e meccanismi di consultazione. Oltre i sei mesi di controlli interni, la Commissione Ue dovrà emettere un'opinione.
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