BRUXELLES - L'Italia ha partecipato come osservatore a una riunione dell'alleanza europea sul nucelare promossa dalla Francia. Lo si apprende a Bruxelles a margine del Consiglio Ue Energia in corso. Secondo quanto riferito da fonti diplomatiche, a rappresentare Roma, "su istruzione del ministro" Gilberto Pichetto Fratin, è stato l'ambasciatore Stefano Verrecchia. L'alleanza per il nucleare in Ue al momento conta "quattordici Paesi". Lo ha indicato la ministra della Transizione ecologica Agnès Pannier-Runacher, al suo arrivo al Consiglio Energia a Bruxelles, sottolineando che i rappresentanti dei governi si sono riuniti questa mattina, su iniziativa di Parigi, "insieme alla Commissione europea".
"Abbiamo illustrato il nostro programma comune di lavoro che riguarda le catene di approvvigionamento, l'innovazione, la ricerca e lo sviluppo, la sicurezza del nucleare, la gestione delle scorie, il mondo in cui possiamo costruire l'indipendenza di certi Paesi che oggi sono ancora dipendenti dagli approvvigionamenti russi, e le sfide dei finanziamenti e delle competenze per i futuri progetti nucleari", ha detto la ministra, riferendo che i membri della coalizione hanno chiesto "riunioni molto regolari" al fine di "prendere decisioni" e che Bruxelles "ha messo in luce il suo interesse a lavorare su questi temi". "Oggi", ha aggiunto Pannier-Runacher, sul territorio europeo "abbiamo il 25% di elettricità prodotta dal nucleare", l'atomo "permette di abbassare l'emissione di gas serra, ha meno CO2 rispetto al fotovoltaico e all'eolico, ed è una carta vincente per l'Europa in termini economici e climatici".
Al termine dell'incontro tredici Paesi Ue, tra i quali anche l'Italia, hanno chiesto "un quadro industriale e finanziario favorevole per i progetti nucleari", promuovendo "la ricerca e l'innovazione in particolare per i piccoli reattori modulari e i reattori modulari avanzati". Il documento è stato sottoscritto da Bulgaria, Croazia, Finlandia, Francia, Ungheria, Polonia, Repubblica Ceca, Romania, Slovacchia e Slovenia.
Nella riunione odierna, ospitata dalla Direzione generale Energia della Commissione europea, le tredici capitali "hanno ribadito l'importanza del rispetto dei più severi standard di sicurezza nucleare e hanno concordato sulla necessità di un quadro industriale e finanziario favorevole per i progetti nucleari". L'atomo, si legge nella nota, costituisce "una tecnologia chiave, insieme alle energie rinnovabili, per raggiungere i nostri obiettivi climatici e la neutralità del carbonio nel 2050" e "in questa prospettiva" i rappresentanti dell'alleanza ritengono "essenziali il rafforzamento della cooperazione industriale, delle catene del valore europee e l'agevolazione delle capacità finanziarie".
I tredici governi evidenziano inoltre che "i piccoli reattori modulari possono contribuire, insieme alle grandi centrali nucleari, al raggiungimento degli obiettivi climatici dell'Ue e alla sicurezza energetica, sviluppando competenze e indipendenza tecnologica". L'Italia non ha firmato alcun documento al termine della riunione, hanno precisato fonti del ministero dell'Ambiente.
La Commissione europea "comprende" che "oltre ai piani di costruzione dei reattori nucleari convenzionali e ai piani di estensione dei cicli di vita dei reattori esistenti, i Paesi abbiano bisogno anche di linee guida Ue per i piccoli reattori modulari e si aspettino ampi standard Ue. Noi dovremo presentare qualcosa" a riguardo, ha detto la commissaria europea all'Energia, Kadri Simson, in conferenza stampa al termine della riunione con i ministri Ue. "La decisione se il nucleare rappresenterà una quota nei mix energetici nazionali è una decisione nazionale", ha precisato. È vero - ha aggiunto la commissaria Ue - che i Paesi membri hanno dimostrato un interesse rinnovato nell'installazione di nuovi impianti nucleari, anche per via del fatto che la flotta nucleare attuale è relativamente vecchia".
"L'incontro dei 13 Paesi del nostro gruppo di cooperazione nucleare con la Commissione europea ha permesso di definire un programma di lavoro sulle nostre priorità: preparazione del settore europeo per gli investimenti in nuovi reattori, modalità di finanziamento, supporto per i piccoli reattori modulari e programma di trasferimento delle competenze". Lo ha detto la ministra francese della Transizione ecologica, Agnès Pannier-Runacher, al termine del Consiglio Energia.
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