RUXELLES, 20 MAR - Il piano europeo per dare 2 miliardi di euro di munizioni all'Ucraina è stato approvato dal Consiglio Affari Esteri in corso a Bruxelles. Lo riportano fonti diplomatiche, specificando che il Consiglio ha dato l'ok politico ma per i dettagli si continuerà a discutere in altri "gruppi di lavoro".
Diciotto Paesi hanno già firmato il piano dell'Agenzia europea per la difesa (Eda) per l'acquisto congiunto di munizioni per aiutare l'Ucraina e rifornire le scorte nazionali. Il progetto apre la strada per procedere lungo due percorsi: una procedura rapida di due anni per i proiettili d'artiglieria da 155 mm e un progetto di sette anni per l'acquisto di più tipi di munizioni. L'Austria, il Belgio, la Croazia, Cipro, la Repubblica Ceca, l'Estonia, la Finlandia, la Francia, la Germania, la Grecia, il Lussemburgo, Malta, i Paesi Bassi, il Portogallo, la Romania, la Slovacchia, la Svezia e la Norvegia hanno firmato, dice l'Eda. L'Alto rappresentante Josep Borrell ha parlato di "una decisione storica". L'Italia non compare per ora tra i firmatari del progetto di acquisti congiunti dell'Eda per le munizioni "semplicemente perché al Consiglio Affari Esteri e Difesa non era presente il ministro Crosetto, che sottoscriverà il progetto con firma disgiunta", ha fatto sapere una fonte diplomatica.
"Gli Stati membri hanno accettato di consegnare 1 milione di munizioni di artiglieria entro i prossimi 12 mesi, abbiamo un approccio a tre livelli: 1 miliardo di euro per la consegna immediata, 1 miliardo di euro per acquisti congiunti, Commissione al lavoro per l'aumento della capacità di produzione", ha scritto su Twitter Borrell, che l'ha definita "un'opportunità unica per progredire verso una collaborazione più forte, progettando e acquisendo insieme capacità di nuova generazione: spendere insieme deve diventare la norma anziché l'eccezione, e per la prima volta l'Ue sostiene gli Stati membri nell'acquisto congiunto di munizioni", ha aggiunto. "La risposta del Consiglio è chiara, l'Ucraina può continuare a contare sull'Ue, questa èuna dimostrazione di unità europea, e prontezza, prova chiara della determinazione di sostenere l'Ucraina nella sua autodifesa", ha detto Borrell.
"L'Eda ha creato un progetto flessibile e aperto che consente a tutti gli Stati membri di aderire se lo desiderano e mi aspetto che altri Paesi si uniscano a noi entro la settimana: oggi disponiamo di un quadro di riferimento per la fornitura, ora spetta agli Stati membri utilizzarlo e all'industria rispondere", ha detto il direttore generale dell'Eda Jiří Šedivì.
La presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen ha promesso che l'Ue lavorerà "con gli Stati membri per aumentare la produzione industriale nel settore della difesa europea per garantire le forniture".
In una conferenza stampa a margine della riunione con i colleghi omologhi dell'Ue il ministro ungherese Peter Szijjártó ha affermato che il suo Paese "non parteciperà alla fornitura di munizioni all'Ucraina, ma non si opporrà al piano dell'Ue". "Non forniamo munizioni all'Ucraina, ma non impediremo ad altri di fare ciò che vogliono in questo senso", ha spiegato il ministro, citato in un tweet da Zoltan Kovacs, portavoce del premier magiaro, Viktor Orbán. Budapest, ha aggiunto, utilizzerà lo strumento dell'astensione costruttiva per non partecipare all'aumento proposto per trasferire le armi all'Ucraina. Szijjártó ha ribadito la posizione ungherese, sostenendo la necessità di una "pace il prima possibile". Il contributo ungherese allo Strumento europeo per la pace (Epf) sarà utilizzato per altri scopi, tra cui il rafforzamento della stabilità nei Balcani occidentali e la riduzione della pressione migratoria.
"Il tema è consegnare in fretta le munizioni all'Ucraina: il governo italiano ha l'autorizzazione del Parlamento a dare materiale militare fino alla fine dell'anno e qualora si dovesse decidere di dare altro materiale bellico il Parlamento sarà informato attraverso il Copasir". Lo ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani in un punto stampa.
Nell'ambito dell'assistenza macrofinanziaria all'Ucraina per il 2023 concordato a dicembre l'Unione europea è pronta ad erogare "questa settimana" una nuova tranche di aiuti da "1,5 miliardi di euro" per Kiev. Lo ha annunciato il vicepresidente esecutivo della Commissione Ue Valdis Dombrovskis in audizione al Parlamento europeo. Una prima tranche da 3 miliardi di euro era stata versata a gennaio.
Tra i Paesi membri c'è "forte consenso sulla necessità di continuare a sostenere l'Ucraina anche attraverso l'assistenza macrofinanziaria", ha evidenziato Dombrovskis, ricordando che gli aiuti erogati lo scorso anno a Kiev ammontano a 7,5 miliardi.
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