BRUXELLES - Un'onda di creatività e di bellezza attraversa l'Europa, richiamando tutti alla responsabilità di costruire un futuro inclusivo e sostenibile: si apre oggi il Festival Internazionale New European Bauhaus (NEB) con la presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, che dal Maxxi di Roma dà il via ufficiale alla manifestazione, in programma dal 9 al 12 giugno principalmente a Bruxelles, ma con oltre 300 eventi online e in presenza in tutti i Paesi dell'Unione.
Ispirandosi all'approccio multidisciplinare proprio della scuola d'arte Bauhaus, nata in Germania nel 1919, il NEB si propone di coinvolgere architetti e scienziati, artisti e imprenditori, designer e semplici cittadini per lavorare insieme, formando una comunità coesa in cui non ci siano divisioni tra scienza, educazione, impegno civile, cultura e tecnologia. Una nuova consapevolezza, ribadita da von der Leyen, accolta dal ministro della Cultura Dario Franceschini e da Giovanna Melandri, presidente della Fondazione Maxxi: "Il ruolo del nuovo Bauhaus è chiaro: siamo arrivati al limite, abbiamo preso più di quanto abbiamo dato, ora ci deve essere un'inversione di rotta. Serve una legge sul clima, servono cifre, valutazioni, prove che vengono dalla scienza, ma con il Green Deal Europeo c'è un movimento che arriva dal basso e l'anima è proprio il New European Bauhaus.
"Da questo festival mi aspetto non solo di celebrare noi stessi, le nostre tante competenze da incanalare nel New European Bauhaus, ma anche di guardare al futuro". Da qui il riferimento inevitabile alla guerra: "Oggi ci sarà un incontro con il sindaco di Mariupol e un architetto ucraino per ricostruire l'Ucraina: è un dovere farlo e lo faremo nel modo giusto", ha aggiunto von der Leyen. "E' incredibile vedere così tanti eventi in programma in questa manifestazione, molti anche in Italia, Paese che voglio ringraziare, perché è entusiasta e in prima linea".
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