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A 75 anni alla Conferenza sul Futuro dell'Europa, sono qui per i miei nipoti

"Io sono vecchio, ma ho figli e nipoti e penso a loro per il futuro", dunque "bisogna fare qualcosa insieme per i giovani di tutta Europa, per la libertà, per difendere tutte le nostre conquiste". Questo il messaggio del francese Raymond Gibert che con i suoi 75 anni è fra i più anziani partecipanti al secondo panel dei cittadini della Conferenza sul Futuro dell'Europa, ospitato in questi giorni dall'Istituto universitario europeo di Fiesole, alle porte di Firenze.

"Sono pensionato e ho tempo per partecipare a questi eventi", ha sottolineato Gibert, che vive a Nizza e viene spesso in vacanza in Italia: "Sono contento di essere in questo luogo - ha aggiunto -, Firenze si presta bene, perché qui c'è un passato meraviglioso ma noi siamo qui per il futuro. E' importante l'incontro fra tutti i Paesi: invece di battersi uno contro l'altro, insieme possono fare di più.

Per questo il progetto della Conferenza è importante.". Più nel dettaglio, secondo Gibert, "dobbiamo pensare a tutti i giovani che non hanno lavoro, dobbiamo dar loro forza", e c'è bisogno di "media indipendenti" perché "in certi Paesi l'informazione non è libera, e anche da noi è controllata da due o tre persone che hanno comprato tutti i media. Allora, media europei indipendenti possono offrire un'informazione vera".

 

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