STRASBURGO - Un esercizio di democrazia partecipativa inedito per permettere a legislatori e cittadini assieme di ripensare l'Ue: è questo l'obiettivo della Conferenza sul futuro dell'Europa, che nel fine settimana a Strasburgo ha riunito rappresentanti di governi, eurodeputati, parlamentari, cittadini ed esponenti delle Regioni e delle organizzazioni sociali nell'emiciclo di Strasburgo. "L'entusiasmo verso i panel dei cittadini è grande e le aspettative sono alte, la formula sta funzionando", ha commentato l'eurodeputato belga Guy Verhofstadt, co-presidente della conferenza. Le proposte discusse in assemblea plenaria e sulla piattaforma digitale, creata appositamente, saranno convogliate in un documento finale di raccomandazioni che sarà sottoposto alle istituzioni Ue e ai governi nazionali, a cui andrà il compito di trasformarlo in riforme.
"Le istituzioni dovranno sentire la responsabilità importante di dare seguito a questo esercizio", ha commentato il sottosegretario agli Esteri e alla cooperazione Internazionale, Benedetto Della Vedova. che ha partecipato alla conferenza in rappresentanza del governo italiano. "Sarà fondamentale adottare delle proposte specifiche, concrete e ambiziose con un seguito effettivo" per evitare il rischio di "incrinare la fiducia dei cittadini, invece che di rafforzarla", ha messo in guardia l'eurodeputato e capo delegazione del Partito democratico, Brando Benifei. Nette critiche sono arrivate invece dagli eurodeputati della Lega, secondo cui la conferenza si sta rivelando "un'iniziativa inefficace e disordinata" che rischia di perdersi in ;"discussioni distanti anni luce dalle reali esigenze della gente".
Presenti alla plenaria anche 30 rappresentanti delle regioni e degli enti locali guidati dal presidente del Comitato delle Regioni, Apostolos Tzitzikostas, che parlando all'aula ha chiesto "più rappresentanza nel processo decisionale europeo per i leader locali e regionali, per riavvicinare l'Europa alla gente".
Alcuni cittadini invitati a partecipare all'iniziativa, si sono invece detti in difficoltà per l'agenda serrata e i tempi d'intervento ristretti. "In questo formato non si trova spazio" ha commentato Laura Cinquini, studentessa di 23 anni di Prato. Più conciliante invece la calabrese Iliana Greco, secondo cui "avere lo stesso tempo di parola di una parlamentare eletta è già una gran cosa, si tratta di imparare come usarlo al meglio". Conclusa la plenaria, i cittadini si divideranno in quattro panel tematici per discutere come meglio formulare le loro idee e proposte ed esporle davanti all'emiciclo al prossimo appuntamento, previsto per il 17 e 18 dicembre.
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