BRUXELLES - Ok definitivo del Parlamento europeo al cosiddetto "pacchetto coesione": sarà il più grande fondo pubblico dell'Ue con una dotazione di 243 miliardi di euro (a prezzi 2018), circa un quarto del quadro finanziario pluriennale 2021-2027. Gli eurodeputati hanno oggi approvato i regolamenti per la cooperazione territoriale europea (Interreg), il Fondo europeo di sviluppo regionale e il Fondo di coesione, ma anche il regolamento con le disposizioni comuni e un insieme di norme che regolano i fondi stessi. Il 30% sarà destinato al clima, attraverso programmi sociali e sviluppo urbano sostenibile. Esclusi infatti l'energia nucleare e i combustibili fossili, ad eccezione dei progetti sul gas in sostituzione del carbone. L'altro focus è la ripresa dalla pandemia e perciò la creazione di un sistema sanitario pubblico più resiliente nonché i sostegni alla cultura, al turismo e al digitale. Infine è previsto un aumento per Interreg a cui andranno 8,05 miliardi di euro, il 3% in più rispetto al periodo precedente, destinati soprattutto alla cooperazione transfrontaliera nonché a piccoli progetti.
"Questo regolamento cambierà l'Europa, perché ci consegnerà cinque enormi obiettivi tematici da raggiungere: digitale, ambientale, della connettività, sociale e dell'integrazione interterritoriale. Ognuno di essi non è un traguardo astratto, ma una sfida per il futuro dei nostri figli". Così l'eurodeputato Andrea Cozzolino (S&D), durante l'intervento all'assemblea plenaria del Parlamento europeo. Si tratta di oltre 23 miliardi di euro destinati all'Italia e in gran parte al Mezzogiorno, che vanno ad aggiungersi al cofinanziamento nazionale e regionale nonché alle risorse provenienti per esempio dal fondo sociale europeo.