BRUXELLES - La Corte di giustizia Ue ha respinto il ricorso dei Paesi Bassi contro il divieto della pesca a impulsi elettrici. Nel 2019, dopo un dibattito surriscaldato nell'Europarlamento, l'Ue ha adottato misure sulla pesca che, tra le altre cose, mettevano fine alla sperimentazione della pesca con reti a impulsi elettrici, che aveva consentito ai pescherecci dei Paesi Bassi di specializzarsi in questo tipo di attività accumulando anche un vantaggio competitivo ed economico sui concorrenti Ue di Belgio, Francia e Regno Unito, all'epoca ancora parte dell'Unione.
I Paesi Bassi hanno fatto ricorso contro la decisione Ue in quanto non fondata sui migliori pareri scientifici disponibili. Ma nel settore della pesca, ricorda la Corte Ue, il legislatore Ue gode di ampio potere discrezionale e non ha manifestamente oltrepassato i limiti di questo potere. Se è vero, sottolineano i giudici di Lussemburgo, che gli studi scientifici non sono univoci circa l'impatto negativo della pesca a impulsi elettrici, nessuno di questi stabilisce che la tecnica non avrebbe impatto negativo sull'ambiente, come sostenuto dai Paesi Bassi.
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