BRUXELLES - "Nei prossimi dieci giorni sapremo se la crisi del Coronavirus rafforzerà o distruggerà l'Europa". Così in una nota il presidente del Comitato economico e sociale (Cese), Luca Jahier. "Sono sempre stato un europeista convinto e lo sono ancora di più oggi. Ma il clima che si è nuovamente generato tra capi di Stato e di governo e il virus delle solite divisioni sono oggi un pericolo mortale, non solo per l'Unione europea, ma per la stessa possibilità di potersi risollevare da questa crisi sistemica e simmetrica senza precedenti", sottolinea Jahier.
Secondo il presidente del Cese, "da questa crisi o se ne esce tutti insieme o non se ne esce. E per questo è necessaria una iniezione senza precedenti di liquidità, che si traduce inevitabilmente in un ruolo accresciuto degli Stati nell'economia e in un aumento complessivo del debito, commisurato ai bisogni". "Sono convinto - sottolinea Jahier - che i coronabond siano la soluzione migliore, nonostante le difficoltà legate al fatto che l'Ue non disponga ancora di una sua capacità fiscale autonoma".