BRUXELLES - "Le separazioni dopo un periodo così lungo non sono mai facili, ma dobbiamo essere determinati a evitare di disfare decenni di cooperazione locale e regionale. Nel breve termine, dobbiamo continuare a lavorare insieme per mettere gli interessi dei nostri cittadini al centro dell'accordo commerciale finale (fra Ue e Regno Unito, ndr), minimizzando il più possibile l'impatto su ogni regione, città e paese". Così il presidente uscente del Comitato europeo delle Regioni (CdR), Karl-Heinz Lambertz, in una lettera indirizzata ad Albert Bore, capo della delegazione britannica al CdR.
Membro del Comitato dal 1994, fra il 2002 e il 2004 Bore è stato anche presidente dell'assemblea che rappresenta a Bruxelles gli enti regionali e locali europei. "Dobbiamo perseverare con la stessa determinazione, grinta e diligenza nell'assicurare dei legami fra i governi locali e regionali - ha scritto Lambertz - e mantenerli il più stretti possibile in futuro".
Per effetto della Brexit, i membri del Cdr caleranno da 350 a 329. Solo tre dei 24 seggi lasciati liberi dal Regno Unito saranno ridistribuiti a Estonia, Cipro e Lussemburgo, gli altri saranno lasciati come riserva per eventuali futuri ingressi nell'Ue. Il bureau del Comitato creerà un Gruppo di contatto come "primo passo per garantire un cammino senza intoppi verso una relazione differente, ma sempre speciale, fra i governi locali di Ue e Gb", annuncia Lambertz.