BRUXELLES - Congelare fino alla fine di febbraio tutti i negoziati politici (triloghi) sui nuovi regolamenti dei fondi strutturali europei, "perché ci aspettiamo dal Consiglio europeo un bilancio che sia all'altezza dei problemi, che non sacrifichi la politica di coesione". Lo ha deciso questa mattina all'unanimità la riunione dei coordinatori dei gruppi politici della commissione Affari regionali del Parlamento europeo, mettendo così in pausa il dialogo in corso con Consiglio Ue e Commissione per riformare le norme che governeranno i fondi strutturali dal 2021 al 2027 (Fesr, Interreg e regolamento comune Cpr). L'annuncio è stato dato questa mattina dal presidente della commissione Affari regionali, Younous Omarjee, che ha chiesto alla commissaria Ue per la coesione, Elisa Ferreira, di prevedere un regolamento transitorio per i fondi di coesione valido nel 2021, in modo da evitare ulteriori ritardi nell'avvio dei nuovi programmi.
"Il Parlamento europeo è ben determinato a fare in modo che le sue prerogative di colegislatore siano pienamente rispettate", ha detto Omarjee, perché "possiamo preparare il miglior regolamento possibile, ma se il bilancio della coesione viene sacrificato, allora è l'insieme degli obiettivi della coesione che viene colpito. La proposta di bilancio 2021-2027 presentata dalla presidenza di turno finlandese per noi non è accettabile".
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