BRUXELLES - Le norme polacche sull'età per il pensionamento dei giudici e dei pubblici ministeri, adottate nel luglio 2017, sono contrarie al diritto dell'Unione: lo ha stabilito la Corte di Giustizia della Ue accogliendo il ricorso proposto dalla Commissione europea contro la Polonia. Per la Corte la Polonia "ha introdotto condizioni direttamente discriminatorie basate sul sesso" stabilendo un'età pensionabile differente per le donne e per gli uomini appartenenti alla magistratura. Inoltre, abbassando l'età per il pensionamento dei giudici dei tribunali ordinari, e dando al Ministro della Giustizia il potere di prorogarne il periodo di servizio, "è venuto meno agli obblighi del diritto dell'Unione".