BRUXELLES - La Corte europea di giustizia ha condannato la Francia per il superamento sistematico dei limiti annuali di biossido di azoto dal primo gennaio 2010. In particolare, la Corte rileva che la Francia non ha adottato misure appropriate ed efficaci affinché il periodo di superamento dei valori limite sia "il più breve possibile", ai sensi della direttiva sulla qualità dell'aria. La Commissione aveva avviato una procedura di infrazione contro Parigi nel 2015, andata avanti fino al deferimento in Corte. La sentenza non prevede sanzioni pecuniarie. La Francia fa parte del nutrito gruppo di Stati, tra cui l'Italia, che l'esecutivo europeo ha portato davanti alla Corte Ue per rispondere del superamento dei valori limite di inquinanti quali il biossido di azoto e il particolato (Pm10).
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