BRUXELLES, 13 GIU - La Corte di giustizia dell'Ue in una sentenza stabilisce la legittimità della normativa italiana che consente agli imputati di patteggiare in dibattimento quando mutano i fatti contestati, e non quando muta la loro qualificazione giuridica. La decisione nasce dal caso di un imputato, accusato di ricettazione di alcuni beni, che durante il procedimento ha confessato di averli rubati. Nel corso del dibattimento, il pubblico ministero non ha modificato l'imputazione (da ricettazione a furto), lasciando al giudice del Tribunale di Brindisi il compito di riqualificare i fatti. La decisione del Pm ha causato il rigetto della domanda di patteggiamento presentata dall'imputato e il Tribunale di Brindisi si è rivolto alla Corte di giustizia per avere chiarimenti sulla compatibilità tra la legge italiana e quella europea.