BRUXELLES - Nonostante il sostegno record per l'Ue, gli elettori italiani temono il crollo del sistema politico e un conflitto tra gli Stati membri. A soli 7 giorni dalle elezioni europee, un sondaggio pan-europeo rivela come gli elettori siano profondamente preoccupati per il futuro. Ben 29 milioni di elettori italiani ritiene infatti che la sua disintegrazione sia una "possibilità realistica" e temono che questa possa essere una delle ultime elezioni del Parlamento europeo a cui prendono parte.
Ci sono anche timori circa la prospettiva di un conflitto tra gli stati dell'Ue nel prossimo decennio - con oltre un quarto dei giovani italiani, di età compresa tra i 18-34 anni, convinti di questa possibilità. L'analisi dell'European Council on Foreign Relations (Ecfr), think tank paneuropeo fondato nel 2007, sostiene che i partiti principali debbano adattarsi a un nuovo scenario politico in Europa, difendere gli interessi degli elettori e offrire idee audaci per un cambiamento. Il rapporto dal titolo Seven Days to save the European Union pubblicato oggi da Ecfr è basato sul sondaggio YouGov in 14 Stati membri. Il rapporto individua tre aree chiave in cui gli europeisti possono conquistare gli elettori nell'ultima settimana della campagna elettorale del Parlamento Ue: la paura del nazionalismo, il cambiamento climatico e l'incertezza economica.
Se l'Ue dovesse crollare, gli elettori italiani si preoccuperebbero soprattutto di poter commerciare liberamente (36%), viaggiare liberamente (32%), vivere e lavorare liberamente (34%), dell'Euro (28%), e di poter contrastare superpotenze come Stati Uniti e Cina (26%). Solo il 10% pensa di non perdere molto.