BRUXELLES - Il caso del conflitto Ue-Italia sulla manovra è la prova della natura "politicizzata" di quello che "apparentemente" è un esercizio tecnico, cioè il Semestre europeo. Il che rende ancora più opache le decisioni che vengono prese a livello di Eurogruppo, un organo poco trasparente e che manca di controllo democratico. E' questa, in sintesi, la conclusione del rapporto di Transparency International sul modus operandi del gruppo di ministri della zona euro, che si riunisce una volta al mese per prendere le decisioni sulle politiche economiche e sui conti pubblici.
Secondo Transparency i grandi Stati "possono violare impuniti" le regole del Patto di stabilità, come fatto da Francia e Germania nel 2004, Spagna nel 2016, e Italia quest'anno. Perché utilizzano il proprio peso politico per "esercitare pressione" sulla Commissione e per formare coalizioni all'Ecofin e all'Eurogruppo, allo scopo di "evitare l'apertura di procedure".
Nel caso dell'Italia, sottolinea il rapporto, "è difficile non concludere che l'accordo riflette considerazioni politiche e non tecniche, in particolare la minaccia di Luigi Di Maio di rinnescare il conflitto insistendo sulle misure disciplinari contro la Francia, uno scenario che Francia, Germania, e Commissione volevano evitare".
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