BRUXELLES - Il Parlamento europeo riunito oggi in sessione plenaria a Bruxelles ha osservato un minuto di silenzio per commemorare la Giornata internazionale della Memoria per le vittime dell'Olocausto. "Per dedicare un minuto a ognuna delle vittime dovremmo restare in silenzio per oltre undici anni", ha sottolineato il presidente del Parlamento Ue, Antonio Tajani. Aprendo la plenaria, Tajani ha ribadito l'impegno "a tener vivo il ricordo" dell'Olocausto e "a combattere senza sosta ogni forza di odio, di discriminazione e di antisemitismo". "Non dobbiamo più tollerare atti di violenza e odio razziale. Secondo i dati dell'ultimo Eurobarometro - ha ricordato Tajani - il 50% dei cittadini europei ritiene che l'antisemitismo sia un problema nel proprio Paese. È la dimostrazione che purtroppo il virus del'antisemitismo non è stato ancora debellato", ha osservato il presidente dell'Eurocamera, sottolineando che è necessario "reagire con fermezza a ogni raffiorare dei germogli dell'odio. I nostri valori e la nostra storia - ha affermato Tajani - sono più forti dell'intolleranza e della violenza". Il presidente dell'Eurocamera ha ricordato che "per la prima volta il giorno della Memoria ha luogo nell'emiciclo del Parlamento europeo durante la sessione plenaria. Con questo gesto - ha sottolineato Tajani - lanciamo oggi più che mai un segnale forte: noi non dimentichiamo, noi non vogliamo dimenticare. Rinnoviamo il nostro impegno a tener vivo il ricordo e a combattere senza sosta ogni forza di odio, di discriminazione e di antisemitismo".
Prendendo parola durante la commemorazione in aula, l'ex presidente del Consiglio centrale degli ebrei in Germania, la sopravvissuta Charlotte Knobloch ha ricordato "di aver vissuto nascosta per anni, con identità e nome falsi". "Sono qui a raccontalo perché non c'erano solo indifferenti e assassini, ma anche persone che hanno rischiato la vita" per difendere altri esseri umani, perché "la luce dell'umanità non si è mai spenta, neanche nel momento più cupo". Nel suo intervento, Knobloch ha però messo in guardia sul fatto che "l'ordinamento democratico post-bellico è a rischio". "Ovunque in Europa assistiamo a movimenti politici che sono contro la Memoria, che propagano un presente senza passato, prefigurazione di un futuro senza ricordo. Non è una sorpresa - ha sottolineato Knobloch - che ci siano insorgenze di antisemitismo. Noi membri della comunità ebraica assistiamo a questo in Germania e in altri Paesi Ue. Il senso di sicurezza della popolazione ebraica sta diminuendo da anni".