BRUXELLES - "È una follia" mantenere il legame fra il rispetto dei vincoli di bilancio europei e il possibile blocco dei fondi strutturali erogati a un Paese, la cosiddetta 'macrocondizionalità economica'. Così la ministra per il Sud Barbara Lezzi commentando il voto espresso ieri dalla commissione Sviluppo regionale del Parlamento europeo sulle norme che regoleranno sette diversi fondi Ue dal 2021. "I fondi comunitari, soprattutto quelli per le politiche di coesione, servono a ridurre il divario che esiste all'interno dei Paesi - ha continuato Lezzi - con una decisione di questo genere non si fa altro che penalizzare la parte più povera e fragile dei Paesi. Questa non è la soluzione, che invece sarebbe rivedere le regole e non farsi dispetti reciproci. Se un Paese ha bisogno di contrastare un ciclo economico avverso ha il diritto di farlo e accedere alla flessibilità in maniera obiettiva, con un ragionamento sereno".
Pur evidenziando che l'argomento non è stato toccato durante l'incontro di oggi con la commissaria Ue alla politica regionale, Corina Cretu, la ministra ha sottolineato che l'Italia continuerà a portare avanti il negoziato sul bilancio 2021-2027 dell'Ue "in maniera determinata, perché non ci piacciono alcuni criteri di assegnazione dei fondi che danneggiano il nostro Paese".
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