BRUXELLES - "Migliaia e migliaia di persone in Europa sono vittime della tratta di esseri umani ogni anno. Delle oltre 20.500 vittime registrate nell'Unione europea negli ultimi anni, il 68% sono donne, il 56% di queste sono oggetto di tratta per sfruttamento sessuale, e il 26% per lavoro. I bambini rappresentano il 23% delle vittime registrate. E non si tratta di un fenomeno lontano, sappiamo infatti che il 44% del totale è cittadino di un Paese dell'Ue, e il 22% è state oggetto di tratta nel suo stesso Paese". Sono i dati diffusi dal commissario europeo agli Affari interni Dimitris Avramopoulos, presentando la seconda relazione sul fenomeno.
"Ma quello che preoccupa anche di più - spiega il commissario - è che questo crimine resti perlopiù impunito. Inoltre riteniamo che i dati in nostro possesso siano solo la punta dell'iceberg, e che il fenomeno sia molto più diffuso. Contrastare questo spregevole crimine e questa cultura dell'impunità è una priorità per tutta l'Unione".
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