BRUXELLES - Il ministro dell'ambiente Sergio Costa e i colleghi di Danimarca, Finlandia, Francia, Lussemburgo, Olanda, Portogallo, Slovenia, Spagna e Svezia hanno inviato una lettera alla Commissione europea in cui chiedono che l'Ue s'impegni per zero emissioni nette di gas serra entro il 2050 e riveda anche il target a breve termine con cui vuole tagliare le emissioni di almeno il 40% nel 2030. Si vuole così spingere Bruxelles verso obiettivi più ambiziosi nella sua strategia a lungo termine che sarà presentata il 28/11.
La lettera ricorda che tutti gli scenari di riduzione delle emissioni devono tenere conto del rapporto Ipcc/Onu sull'importanza di mantenere il riscaldamento globale a 1,5 gradi. Per questo, scrivono i ministri "incoraggiamo la Commissione a indicare una chiara direzione" verso emissioni zero nel 2050 e a tenere conto "della coerenza dell'attuale obiettivo di riduzione delle emissioni di gas serra in Europa di almeno del 40% nel 2030 con le traiettorie e i diversi scenari a lungo termine considerati".
La proposta sulle emissioni al 2050, conclude la lettera, "dovrebbe esaminare le conseguenze della non azione e confrontarle con gli impatti positivi di una transizione ecologica ambiziosa, in particolare le opportunità economiche e occupazionali, il miglioramento della qualità della vita, i benefici per la qualità dell'aria, la salute umana e la biodiversità". "Abbiamo ricevuto la lettera - ha dichiarato la portavoce della Commissione per l'energia e il clima Anna-Kaisa Itkonen - stiamo preparando la strategia a lungo termine sul clima che dovrebbe essere presentata mercoledì prossimo".