BRUXELLES - Condizionare gli aiuti della politica agricola europea al rispetto delle norme che garantiscono condizioni di lavoro dignitoso: è quanto ha chiesto Stefano Palmieri, rappresentante dell'Area Internazionale CGIL e Presidente Sezione ECO-CESE, nel suo intervento al seminario 'Sud, migrazione e caporalato', organizzato dall'eurodeputato Pd Andrea Cozzolino al Parlamento europeo.
Secondo Palmieri in Italia ci sono 400-430.000 lavoratori irregolari nel settore dell'agricoltura, la maggior parte immigrati pagati tra i 22 e 30 euro lordi al giorno, una retribuizione che rappresenta circa la metà di quella regolare, da cui i caporali detraggono le spese per il trasporto, l'acqua e il pasto eventualmente forniti ai braccianti. La squadra di 'caporali' invece intasca circa 225.000 euro in un mese.
Secondo la CGIL l'economia sommersa in agricoltura in Italia rappresenta un giro d'affari tra i 2 e i 5 miliardi di euro, numeri che saranno aggiornati nel 'Quarto Rapporto Agromafie e Caporalato' a cura dell'Osservatorio Placido Rizzotto della Flai Cgil che sarà presentato venerdì a Roma.
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